L'attore e ristoratore: "Attendo il mio turno, ma ora fate presto"

Roberto Farnesi, volto delle serie tv

Roberto Farnesi

Roberto Farnesi

Aria vagamente alla Richard Gere, fascino brizzolato, Roberto Farnesi (nella foto) ha 52 anni. Ha lavorato con Franco Zeffirelli, Carlo Verdone, Giuseppe Ferlito. Ma la sua popolarità l’ha conquistata soprattutto con la grande audience tv: serie come 'Carabinieri' e, negli ultimi anni, 'Il paradiso delle signore' hanno reso il suo volto noto. È anche imprenditore: da 9 anni gestisce un ristorante nella sua Pisa.

Roberto, da 50enne – artista, e imprenditore – si sente in una fascia di età ai margini della campagna vaccinale?

"No, penso che sia giusto mettere al riparo prima i fragili. Chi ha patologie e chi ha età avanzate. Così le terapie intensive, dove finiscono gli anziani che contraggono il covid, si liberano".

Come vive l’attesa del vaccino? I cinquantenni sono quelli che vanno al cinema, a teatro, che viaggiano. Ma sono anche quelli che rischiano di attendere di più.

"Io sono fra quelli che aspettano il vaccino: sono convinto che sia l’unica maniera per uscire da questa tragedia. Lo farò appena possibile, qualunque sia".

Che cosa vorrebbe dallo Stato?

"Vorrei che si facesse presto a fare i vaccini a tutti. E in questo senso, dove c’è la possibilità di raccogliere vaccini sicuri, si tratta di strade alternative da prendere in considerazione. Cioè, andrebbero presi dovunque possibile. Vorrei che i giornali, in prima pagina, accanto alla notizia terribile delle centinaia di morti giornalieri, pubblicassero il dato dei vaccini fatti quel giorno, e il totale dei vaccinati. Perché credo che sia l’unica strada per uscire da questo disastro".

Bisogna fare presto, insomma.

"Sì. Non dimentichiamoci che, se oggi tutti viviamo più a lungo, è proprio grazie ai vaccini".

C’è chi i vaccini li rifiuta. Cosa direbbe loro?

"Io credo nella libertà di opinione di ciascuno. Ma se scegli di non vaccinarti, è una assunzione di rischio grave. E in un caso enorme come questa pandemia, credo che sia legittimo che possa implicare delle limitazioni".

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