L'Aquila, niente fiaccolata per ricordare il terremoto del 2009

Cerimonia simbolica in una piazza deserta per le misure di contenimento: 309 rintocchi di campana in memoria delle vittime. Mattarella "La ricostruzione resta la priorità"

Il fascio di luce nella piazza, foto dai social del sindaco Biondi

Il fascio di luce nella piazza, foto dai social del sindaco Biondi

L'Aquila, 6 aprile 2020 - La campana della piazza rintocca 309 volte nella notte. Nel 2009, undici anni fa, alle 3,32 del mattino la terra tremò a L'Aquila, e spazzò via una città intera. Ieri notte la commemorazione per le 309 vittime del sisma, un momento inevitabilmente condizionato dalla restrizioni legate all'emergenza Coronavirus, che non ha consentito lo svolgimento della fiaccolata come accaduto negli anni scorsi, a suo posto tante candele sui balconi. Inoltre, un fascio di luce azzurra,  simbolo di speranza, è stato proiettato verso il cielo illuminando piazza Duomo. image

Mattarella. "La ricostruzione resta la priorità"

La ricostruzione de L'Aquila - scrive il Mattarella nel messaggio indirizzato al sindaco del capoluogo - resta una priorità e un impegno inderogabile per la Repubblica. I cittadini hanno diritto al compimento delle opere in cantiere, al ritorno completo e libero della vita di comunità, alla piena rinascita della loro città - e ha aggiunto, riferendosi alla pandemia-  Di fronte agli ostacoli più ardui possiamo avere momenti di difficoltà ma l'Italia dispone di energia, di resilienza e di una volontà di futuro che ha radici antiche e che, nei passaggi più difficili della nostra storia, è sempre stata sostenuta da una convinta unità del popolo italiano. Oggi questo senso di solidarietà e di condivisione rappresenta un patrimonio prezioso a cui attingere per superare l'emergenza di questi giorni".

Il fascio di luce proiettato nel cielo a L'Aquila, foto dai social del sindaco Biondi
Il fascio di luce proiettato nel cielo a L'Aquila, foto dai social del sindaco Biondi

Il sindaco. "Ricordiamo per il futuro dei nostri figli"

"Sono trascorsi 11 anni dalla notte piu' lunga e dolorosa della nostra vita e oggi la ricordiamo nel silenzio assordante di piazza Duomo, un silenzio che amplifica e aggiunge al dolore per i nostri cari, vittime del terremoto del 6 aprile 2009, il dolore per i caduti a causa del coronavirus - ha detto il sindaco Aquila, Pierluigi Biondi  - Il ricordo della nostra tragedia, portato alla luce ogni anno perchè senza non potremmo dare valore e visione al futuro dei nostri figli, è rafforzato da un sentimento unico e solidale che accomuna l'intero Paese. Qui, in questa piazza deserta, si compie il riconoscimento istituzionale e collettivo del lutto dell'Italia e non solo". FOCUS Il link per il download della app AutoCert19 per chi possiede un dispositivo mobile Apple: https://onelink.to/autocert19