L’Anm ammette: la credibilità dei giudici è a rischio

Il presidente e il segretario generale dell’Associazione nazionale magistrati (Anm), Giuseppe Santalucia e Salvatore Casciaro, sono stati ieri ricevuti al Palazzo del Quirinale dal presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. Nel corso della visita hanno illustrato al capo dello Stato – che per Costituzione è anche presidente del Consiglio superiore della magistratura (Csm) – il programma di azione della giunta dell’Associazione che si è formata il 5 dicembre scorso, dopo il rinnovo elettorale del Comitato direttivo centrale.

Santalucia e Casciaro hanno espresso al presidente Mattarella "piena consapevolezza del momento di crisi che la magistratura sta attraversando e del pericolo che possa appannarsi la credibilità della funzione giudiziaria e possa indebolirsi l’immagine di indipendenza dell’intero Ordine", spiega una nota dell’Anm.

I vertici dell’Associazione cui aderisce circa il 90% dei magistrati italiani hanno manifestato inoltre "all’attenzione del presidente della Repubblica la ferma volontà di perseguire un cammino, quanto più condiviso possibile, di ripresa dei valori autentici dell’associazionismo giudiziario, affinché prevalga un modello di magistrato ispirato costantemente ai doveri propri dell`alta funzione esercitata a beneficio della collettività", conclude la nota.

Nel 2020 l’Anm è stata al centro del caso Palamara e del caos procure. Per la prima volta nella storia, un ex presidente dell’Associazione, appunto il magistrato Luca Palamara, è stato espulso dalla stessa Anm e dal Csm, a causa di alcune indagini sul suo conto.