L’altra faccia del mitico smart working

Come si dice? La salute, innanzitutto. Bene,ma si può morire di salute? Una persona a 55 anni è fragile in un Paese in cui si muore trent’anni dopo? È fragile se ha una malattia seria. Ma se ha una malattia seria dovrebbe essere già esonerata, poniamo, dall’insegnamento. Se davvero un terzo del personale scolastico (insegnanti, amministrativi e bidelli) vuole marcare visita, possiamo chiuderla qui con l’istruzione democratica e tornare all’educazione per censo in cui solo i figli dei ricchi studiano con un precettore. Cresce purtroppo la sensazione che il Covid 19 abbia indebolito fortemente il nostro rapporto con il lavoro. Prendiamo quello che viene chiamato smart-working. 

Un miliardario si vantava di dirigere una conference call in giacca e cravatta, mentre indossava il costume da bagno. Nessuno ovviamente sapeva che era in barca… I dipendenti di alcune aziende avanzate hanno l’attrezzatura per lavorare da casa come se fossero in ufficio. Ma questo non avviene se non in pochi casi nell’amministrazione pubblica che sta moltiplicando le sue lentezze dicendo: scusi, ma siamo in smart working. Purtroppo questa moda continuerà perché le aziende private stanno già provvedendo a restringere gli spazi e a rivedere i canoni di affitto. Per i dipendenti, che perdono il buono pasto, c’è il grande vantaggio, soprattutto nelle grandi città, di risparmiare il costo e il tempo del trasporto migliorando la qualità della propria vita. Ma gli inconvenienti sono pesanti. Tolta la socialità dell’ufficio, le chiacchiere della pausa pranzo, la sosta alla macchinetta del caffè, l’innocente corteggiamento e soprattutto il confronto diretto con colleghi e superiori, uomini e donne diventano anonime macchine da produzione. Una seria riunione di lavoro, anche per ragioni di riservatezza, non si può fare sempre per via telematica. Se un dirigente deve usare toni forti, difficilmente potrà farlo su Skjpe o Zoom.

Se uno non entra nella stanza dell’altro che vita è? Il mercato immobiliare subirà contraccolpi pesanti e soprattutto l’economia di vicinato (bar, piccoli ristoranti,parrucchieri, negozietti) sta subendo un tracollo che secondo Confesercenti può lasciare per strada 250mila persone. Il capo di una multinazionale americana, che ha in smart working decine di migliaia di persone, mi ha detto: "Sto scoprendo che non tutti sono indispensabili…". Infine, avere sempre tra i piedi il partner giova all’equilibrio familiare? Guardate l’incremento delle separazioni dopo il lockdown….