E' autentico il Klimt ritrovato a Piacenza

La conferma dopo le perizie. Trafugato nel 1997 dalla Galleria Riccio Oddi, non si era mai allontanato dall'edificio. Ritrovato per caso nell''intercapedine di un muro esterno. "Registi pronti a raccontarne la storia"

'Ritratto di signora' di Gustav Klimt (Ansa)

'Ritratto di signora' di Gustav Klimt (Ansa)

Piacenza, 17 gennaio 2020 - E' un autentico il Klimt ritrovato a Piacenza. A confermarlo è la polizia di Stato che oggi ha convocato una conferenza stampa in cui sono stati comunicati i risultati delle analisi effettuale sul 'Ritratto di Signora'. 

Il dipinto, rubato nel 1997 dalla Galleria d'arte moderna Riccio Oddi di Piacenza, era tra i più ricercati del mondo. In realtà, non si è mai allontanato. Lo scorso 10 dicembre il ritrovamento: alcuni tecnici addetti a un lavoro di ripulitura dell'edera, hanno notato un'intercapedine in un muro esterno della galleria, chiusa da uno sportello: dentro c'era un sacco con all'interno il quadro. 

Gli esperti si erano subito pronunciati sull'autenticità dell'opera: oggi la conferma ufficiale dopo le opportune perizie. "Una notizia di importanza storica per la comunità artistica e culturale e per la città di Piacenza", commentano il sindaco piacentino Patrizia Barbieri e l'assessore alla Cultura Jonathan Papamarenghi che ringraziano Procura, periti, inquirenti e forze dell'ordine che "non hanno mai abbandonato le indagini". 

"Registi pronti a raccontarne la storia"

Da quando si è diffusa la notizia del ritrovamento, l'interesse per l'opera è esploso e il Comune intende sfruttarlo al massimo. "Siamo pronti a valorizzare al meglio" il gioiello ritrovato, con "iniziative di carattere artistico e culturale, attività divulgative e modernissime performance virtuali che rendano Piacenza, a livello internazionale, meta obbligatoria". L'attività di promozione del 'Ritratto di Signora' drenerà "il grosso delle risorse che avevamo previsto per la realizzazione di numerosi progetti artistici per questo 2020". Tra le iniziative che bollono in pentola, anche un romanzo che racconti la storia del dipinto. "Notevole è infatti l'interesse da parte di editori nazionali, ma numerosi sono anche i registi cinematografici nel mondo che ci hanno contattato in queste settimane per lavorare su una così intrigante vicenda".