Venerdì 19 Aprile 2024

Kiev resiste: intesa entro 10 giorni Ma la Russia non ferma i massacri

Nuove stragi di civili a Merefa e Chernihiv. Oggi Biden telefona a Xi, Usa preoccupati dell’asse Pechino-Mosca

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di Alessandro Farruggia

Le parti vogliono trovare una via d’uscita accettabile per Mosca come per Kiev. E nel frattempo cercano di guadagnare più terreno possibile per essere più forti nell’ultima fase delle trattative. Ma molto sangue deve ancora essere versato prima di arrivare a un cessate il fuoco. I russi hanno perso molti uomini (7 mila secondo fonti americane, 13.500 a detta di Kiev) e soprattutto mezzi (secondo gli analisti militari di Oryx 1.468 mezzi tra cui 237 tank contro 371 mezzi ucraini tra i quali 66 tank) e non hanno le forze per prendere le città, ma per questo bombardano bombardano le stesse, le truppe e le basi ucraine.

UCRAINI FIDUCIOSI:

SVOLTA IN 10 GIORNI

Ieri quarto round di colloqui bilaterali. Secondo gli ucraini in una decina di giorni si potrebbe arrivare a un cessate il fuoco. "I negoziati – dice il capo delegazione ucraino e consigliere del presidente Zelensky, Mykhailo Podolyak – sono difficili. Le posizioni delle parti ancora lontane, anche se la delegazione russa si è molto ammorbidita. Potrebbero essere necessari pochi giorni, forse una settimana o al massimo una e mezzo, per arrivare a una convergenza che ponga fine alla fase più acuta del conflitto. Entro dieci giorni al massimo potrebbe esserci l’accordo sui punti più controversi della trattativa". "Il cessate il fuoco immediato e il ritiro immediato delle truppe russe dai territori dell’Ucraina – ha però aggiunto – sono uno degli aspetti chiave dell’accordo di pace. Altrimenti, niente. Tuttavia, i negoziati sono un processo su larga scala a cui non partecipano solo la Russia e l’Ucraina". Kiev respinge l’idea di un modello di "neutralità svedese o austriaca" avanzata da Mosca ma, dice Podolyak, "possiamo convenire sula neutralità, nel non ingresso nella Nato, ma strategicamente, vogliamo avere un meccanismo specifico che garantirà la nostra sicurezza in futuro. Quanto al Donbass, le trattative continuano. Cerchiamo una formula giuridica. Quando la troveremo, i presidenti di Ucraina e Russia continueranno i negoziati in un incontro speciale"

BIDEN SENTE XI

A fare da garanti di un’intesa, fa sapere Ankara, dovrebbero essere diversi Paesi, tra cui i cinque membri permanenti del Consiglio di sicurezza dell’Onu (compresa dunque la Russia), la Turchia e la Germania. Su questo ieri Erdogan ha sentito Putin. Ma Washington è scettica. "La Russia non sta facendo sforzi significativi nei negoziati con Kiev", afferma il segretario di Stato Usa Antony Blinken. Oggi il presidente americano Joe Biden chiamerà quello cinese Xi Jinping. "Biden – ha detto il segretario di Stato americano – chiarirà che la Cina si assumerà la responsabilità di qualsiasi azione intrapresa per sostenere l’aggressione russa e che non esiteremo a imporre costi". Nel frattempo, il presidente americano ha rincarato la dose contro lo zar definendolo un "dittatore omicida, un puro delinquente", dopo che mercoledì lo aveva bollato come "criminale di guerra".

IL CAMPO DI BATTAGLIA

Le forze russe sono in sostanziale stallo. Attorno a Kiev i russi restano da giorni a 25 chilometri a nord-ovest dal centro della città, nella zona di IrpinBucha, e a 40 ad est, poco fuori Velyka Dymerka. Nel Donbass hanno preso il villaggio di Rhubizhe, vicino Siverodonetsk, a sud hanno avanzato qualche chilometro verso Kryvy Rih ma non verso Zaporitzia e hanno perso terreno ad est di Mikolaiev. Nella città di Merefa, nella regione di Kharkiv, 21 persone sono rimaste uccise e 25 sono rimaste ferite da un bombardamento avvenuto nella notte su una scuola. Le vittime sono aumentate anche nella città di Chernihiv, nel nord dell’Ucraina, dove 53 persone sono rimaste uccise nei bombardamenti di mercoledì. Tra loro anche un cittadino americano. A Mariupol, la città portuale assediata dai russi, 30mila persone sono evacuate questa settimana ma 350mila sono intrappolate. I soccorritori hanno cominciato ad estrarre i primi sopravvissuti, finora 130, dalle macerie del teatro bombardato mercoledì. Secondo le autorità, l vittime civili sarebbero 20 mila e il 90% delle abitazioni sono distrutte.

MINACCE BIELORUSSE

Il leader bielorusso Aleksander Lukashenko – che finora ha evitato di unire le sue truppe a quelle di Putin – ha affermato che "se l’Ucraina continuerà la sua escalation e a provocare la Bielorussia, allora risponderemo". Secondo Lukashenko, tra il 23 e il 24 febbraio, l’Ucraina aveva pianificato di "colpire da quattro punti la Bielorussia" e "viola con i suoi velivoli il confine bielorusso". Kiev smentisce e anzi nei giorni scorsi aveva detto di temere un attacco bielorusso "entro la mezzanotte di venerdì", che non c’è stato. Da entrambe le parti, propaganda.