Barca si ribalta in Kenya, italiani tra gli scampati: "Salvi grazie a un galleggiante"

L’escursione finisce in tragedia: morti una donna e due bambini. Il racconto di una comitiva di toscani: "All’improvviso ci è venuta addosso un’onda alta sei metri"

Matteo Balbo, 23 anni, con la sorella Veronica (20) e i genitori

Matteo Balbo, 23 anni, con la sorella Veronica (20) e i genitori

"Quando siamo partiti con la barca il mare era piatto come una tavola. Poi all’improvviso un’onda alta sei metri ci ha travolti". Matteo Balbo, 23 anni di Grosseto, racconta al telefono la sua disavventura in compagnia della fidanzata Alessia Frediani, in Kenya. Erano in vacanza da due giorni insieme alla sorella di lui, Veronica, e al suo compagno Andrea Amorfini: vengono tutti dalla Maremma.

Un’escursione nel paradiso naturale del parco marino di Watamu, in Kenya, avrebbe potuto trasformarsi in tragedia per 13 turisti italiani che, assieme a una quindicina di keniani, erano usciti in alto mare con un’imbarcazione per ammirare le evoluzioni dei delfini.

Tre keniani sono morti (una donna e due bambini), e una turista italiana è ricoverata in osservazione in un ospedale di Malindi. Le condizioni della donna non sono gravi. L’incidente in mattinata, quando una delle cinque imbarcazioni che navigavano oltre la prima barriera corallina alla ricerca dei delfini ha eseguito una manovra improvvisa e si è trovata contro un’onda anomala, ribaltandosi. Il vento unito al mare mosso ha reso difficile il recupero delle persone in acqua, come hanno raccontato alcuni soccorritori. Tra loro anche un medico italiano, il milanese Franco Ghezzi, che si trovava sulla spiaggia in cui sono stati effettuati i primi soccorsi.

"Eravamo a Garoda Beach – ha raccontato il medico – abbiamo visto in lontananza quattro o cinque barche e poco dopo c’è stato un gran trambusto. Una delle imbarcazioni si era rovesciata e le altre cercavano di far salire a bordo chi era finito in mare". Nel giro di pochi minuti è arrivato sul posto anche il motoscafo delle guardie del parco marino. "Per primi hanno sbarcato a riva un keniano con una bimba che era già in condizioni disperate, in piena ipotermia - ha riferito ancora Ghezzi - poi una donna, sempre africana, in fin di vita. Infine è arrivato un italiano che faceva fatica a deambulare. L’ho fatto vomitare ed ha espulso molta acqua dai polmoni". L’uomo è fuori pericolo, come anche la turista ricoverata.

Matteo Balbo risponde dal telefono nella sua stanza del "Garoda Resort": "Il mio cellulare, come quello dei miei amici, è finito in mare. Ci siamo salvati perché in acqua ci siamo aggrappati a un galleggiante. Eravamo arrivati da due giorni, tutto stupendo. Adesso pensiamo di finire bene la vacanza, manca ancora una settimana". La famiglia Balbo gestisce l’agriturismo "Il laghetto" tra Rispescia e Alberese, nel Grossetano.

L’ambasciata d’Italia a Nairobi, attraverso il console onorario di Malindi Ivan Del Prete e l’assistente consolare di Watamu, Marco Cavalli, ha seguito la vicenda e monitorato gli italiani ricoverati negli ospedali e quelli tornati nei loro hotel. L’ambasciata, ha confermato che non ci sono dispersi: sei vacanzieri che in un primo tempo mancavano all’appello erano saliti su un’altra imbarcazione e non facevano parte del gruppo che si era allontanato per osservare i delfini.