Juventus, "plusvalenze sospette per oltre 282 milioni di euro in tre anni"

Indagini sui vertici del club per la compravendita di giocatori e i bilanci. Accertamenti anche sui rapporti economici con Ronaldo. Prime audizioni in procura

Fabio Paratici, Pavel Nedved e Andrea Agnelli (Ansa)

Fabio Paratici, Pavel Nedved e Andrea Agnelli (Ansa)

Torino, 27 novembre 2021 - Plusvalenze per 282 milioni in tre anni "connotate da valori fraudolentemente maggiorati". C'è questo dato alla base dell'indagine della procura di Torino e della Guardia di Finanza, che ieri ha portato - dopo la chiusura della borse - a una serie di perquisizioni negli uffici della Juventus. Nello scenario che stanno disegnando gli inquirenti, il club bianconero viene paragonato a una "macchina ingolfata" a causa di investimenti oltre le previsioni di budget e di altre operazioni poco accurate, tra cui gli stipendi eccessivi. "Sin dai primi accertamenti sono emersi indizi precisi e concordanti per ritenere che i valori sottesi ai trasferimenti in questione non siano stati oggetto di una fisiologica trattativa di mercato ma che si sia di fronte a operazioni sganciate da valori reali di mercato, preordinate e attestanti ricavi meramente 'contabili' in ultima istanza fittizi", si legge nel decreto di perquisizione..

Gli indagati

Fra i sei indagati figurano il presidente Andrea Agnelli, il vicepresidente Pavel Nedved e l'ex responsabile area sportiva Fabio Paratici. Indagata anche la stessa Juventus, nella veste di persona giuridica. L'ipotesi su cui stanno lavorando gli inquirenti è che Paratici fosse "l'artefice della pianificazione preventiva delle plusvalenze", ma il Cda della società bianconera, e "in primis il presidente Andrea Agnelli", fosse "ben consapevole" della sua condotta.  Gli inquirenti si sono avvalsi di numerose intercettazioni telefoniche, dalle quali si ricava che negli ambienti della Juventus era chiaro che le difficoltà non derivavano soltanto dall'emergenza sanitaria: in una conversazione si sente dire "sì ma non era solo il Covid e questo lo sappiamo bene". "Hanno chiesto di fà le plusvalenze", "che almeno Fabio (Paratici, ndr), dovevi fà le plusvalenze e facevi le plusvalenze", viene detto in una di queste. 

Accertamenti sui compensi di Ronaldo

Sotto accertamento ci sono anche i rapporti economici con Cristiano Ronaldo. Il calciatore portoghese non risulta indagato, ma i militari hanno ricevuto dai magistrati l'incarico di cercare "documenti e scritture private" relative al contratto e alle retribuzioni arretrate. In particolare, una scrittura attestante la sussistenza di un "obbligo non federale" a carico dell'Atalanta, nell'ambito della doppia operazione di trasferimento dei calciatori Demiral e Romero, e una scrittura privata "carta famosa che non deve esistere teoricamente" riguardante il rapporto contrattuale e le retribuzioni arretrate di CR7. L'esistenza del documento, secondo quanto si è appreso, è stata ipotizzata per via del contenuto di una conversazione intercettata dagli inquirenti. 

Operazioni "a specchio" 

L'acquisto dall'Olympique Marsiglia del ventenne Marley Akè per 8 milioni di euro, in cambio della cessione alla stessa cifra di Franco Tongya, 19enne nato a Torino da genitori camerunensi e cresciuto nel vivaio della Juventus, è una delle cosiddette operazioni "a specchio" finite nel mirino della procura. Si tratta di operazioni poste in essere, anche nei confronti di controparti ricorrenti, mediante uno scambio contestuale di calciatori ove, a fronte di una o più cessioni, sono state disposte una o più acquisizioni, ottenendo così operazioni 'a somma zero' tra le parti, con conseguente assenza di movimento finanziario e presenza di un duplice effetto positivo sui bilanci della cedente e della cessionaria .

Sotto la lente di ingrandimento degli inquirenti sono finite pure numerose cessioni di giovani calciatori dell'Under 23 "con corrispettivi rilevanti e fuori range" rispetto a calciatori del medesimo livello e categoria. È il caso dell'acquisto dal Barcellona di Alejandro Marques Mendez, attaccante spagnolo ventenne ora in prestito al club spagnolo CD Mirandés, per 8,2 milioni di euro, in cambio del centrocampista brasiliano 23enne Matheus Pereira valutato 8 milioni di euro. Nel mirino degli inquirenti anche le cessioni e le acquisizioni effettuate in prossimità della scadenza contrattuale, come nel caso dell'acquisto per 18 milioni di euro di Nicolò Rovella dal Genoa, con contestuale cessione allo stesso Genoa di Manolo Portanova per 10 milioni e di Elia Petrelli per 8 milioni. 

Audizioni in procura

Intanto in procura sono cominicate le audizioni. Secondo quanto è emerso, magistrati e ufficiali della Guardia di Finanza hanno ascoltato nella veste di persona informata dei fatti il direttore generale della società, Federico Cherubini, la figura che lo scorso maggio ha sostituito Fabio Paratici (ora indagato).