Jury Chechi mette all’asta i trofei

Raccolta fondi per la palestra dell’Etruria che cade a pezzi

Jury Chechi, 50 anni il prossimo ottobre, negli anni Novanta  ha domincato nella specialità degli anelli

Il campione olimpionico, Jury Chechi, in una foto di archivio, Roma 11 novembre 2015.

Prato, 20 marzo 2019 - È stata la sua casa per anni. Il luogo dove si è allenato e che lo ha consacrato al successo delle Olimpiadi di Atlanta 1996. È il «Signore degli anelli», che domenica sarà al Pecci per aiutare concretamente la palestra Etruria, che versa da tempo in gravi difficoltà. È un dolore vedere quel luogo così caro alla sua crescita decadere a causa di problemi strutturali. E così Jury Chechi ha deciso di fare qualcosa di concreto per aiutare la palestra che è stata la sua prima casa.

La goccia che ha fatto traboccare il vaso è stato il problema all’impianto elettrico che ha costretto le piccole allieve dell’Etruria ad allenarsi quasi al buoi in tutti questi mesi invernali. Davvero troppo per restare con le mani in mano e così Chechi ha deciso di mettere all’asta i suoi trofei sportivi per aiutare economicamente la palestra. Coppe e medaglie a disposizione di quanti vorranno dare un contributo per aiutare quella che non è semplicemente una palestra, ma un simbolo per la città. Cimeli che chiunque potrà portarsi a casa. La base d’asta? Non poteva che essere una cifra simbolica: 19,96 euro, ossia l’anno che consacrò il Signore degli anelli.

«Jury Chechi è affezionato alla sua città e alla palestra Etruria. Ha capito che questo è un momento di grande difficoltà e così si è messo in gioco per aiutarci. Ha dato tutta la sua disponibilità per fare qualcosa di concreto ed ha deciso di mettere all’asta i suoi trofei. Il ricavato sarà tutto destinato alle sistemazioni più urgenti», spiega la presidente Grazia Ciarlitto. «Abbiamo accolto con grande onore e piacere l’iniziativa di Jury Chechi che resta il simbolo della ginnastica artistica a Prato. Ancora oggi dimostra la sua vicinanza, è un bel segnale per la società e per la città». L’appuntamento è domenica alle 10,30 al Pecci per una mattinata insieme al campione olimpico nell’ambito della mostra ‘MyTriumph’.

«Sarà lui che parlerà al pubblico, farà le foto con quanti vorranno, racconterà le emozioni di quando ha vinto. Si tratta della sua storia sportiva nella quale ha collezionato oltre 200 trofei. Sarà una giornata emozionante alla quale sono invitati tutti a partecipare», aggiunge Ciarlitto. Purtroppo per la palestra Etruria non si vedono soluzioni definitive all’orizzonte perché possa tornare ad essere lo stesso luogo di formazione sportiva e di eccellenza di un tempo servirebbero lavori per almeno due milioni di euro. Una cifra necessaria per restituire dignità alla palestra che vanta una storia centenaria naufragata in anni di incuria dovuta a burocrazia, scontri e mancate intese.

Silvia Bini