Juan Carrito, l'orso più famoso d'Abruzzo e l'incursione a Pizzoferrato

L'animale è stato filmato sul corso principale del paese

Sono una sessantina gli orsi marsicani che sopravvivono sull'Appennino centrale

Sono una sessantina gli orsi marsicani che sopravvivono sull'Appennino centrale

Roma, 3 settembre 2022 - Juan Carrito, l'orso goloso più famoso d'Abruzzo, è tornato sotto i riflettori. È noto come un grande corridore.

Da un paio d’anni si aggira nella zona della Majella, è stato visto tra Roccaraso e Pescocostanzo.

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La storia di Juan Carrito

Juan Carrito, orso attrazione d’Abruzzo, è tornato a macinare chilometri e ieri sera è stato avvistato sul corso principale di Pizzoferrato, piccolo Comune arroccato in provincia di Chieti. I carabinieri forestali del Parco nazionale della Maiella sono stati chiamati dalla proprietaria di una stalla, dove l’orso M20 aveva fatto incursione. È stato avvistato anche nelle vie del centro del paese. Le pattuglie sono intervenute per allontanare i presenti. Nelle chat e sui social girano alcuni video, lo si riconosce per il collare giallo, scavalca il muretto di una villetta, sale le scale. I cittadini, anche dai commenti che si leggono, lo accolgono volentieri.

Perché si chiama Juan Carrito

L'orso marsicano più famoso d'Abruzzo è stato protagonista delle cronache da anni. Il suo nome nasce da un luogo. È andata così: nel 2021 l'orso era stato avvistato con mamma Amarena e i tre fratelli mentre attraversava l'autostrada A25 all’altezza di Carrito, frazione di Ortona dei Marsi (L’Aquila). Il nome era pronto. Frequentatore dei centri abitati - a cominciare da Villalago, il borgo degli orsi - a Roccaraso. Divenne fin troppo famosa, qui, la sua scorribanda in una pasticceria a mangiare biscotti. Cosa che gli fece guadagnare il soprannome di orso goloso. Poi a marzo 2022 il trasferimento nel parco della Maiella. E l'eterno ritorno nei centri abitati, come le guardie forestali avevano facilmente previsto.