Martedì 16 Aprile 2024

Terrorismo, istigava alla guerra santa. Arrestato italiano convertito all'Islam

Un pregiudicato catanese di 32 anni è finito in carcere con l'accusa di apologia del terrorismo e istigazione ad arruolarsi

Giuseppe D'Ignoti arrestato per apologia del terrorismo (Ansa)

Giuseppe D'Ignoti arrestato per apologia del terrorismo (Ansa)

Catania, 23 gennaio 2018 - Un pregiudicato catanese di 32 anni, convertito all'islam nel 2011, è stato arrestato con l'accusa di apologia dei delitti di terrorismo mediante strumenti informatici ed istigazione ad arruolarsi in associazioni terroristiche.

La polizia di Catania, su richiesta della locale procura Distrettuale della Repubblica, ha notificato un'ordinanza di custodia cautelare in carcere al 32enne Giuseppe D'Ignoti.

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La Sezione Antiterrorismo della Digos della Questura di Catania, coordinata dalla Direzione Centrale Polizia di Prevenzione, e con il contributo della Polizia Postale, è giunta al sospetto a conclusione di una complessa indagine a seguito dell'attività di propaganda e di diffusione mediatica del catanese convertito alla religione musulmana.

L'indagine a carico di Giuseppe D'Ignoto si rifersice a fatti verificatisi tra il 2016 ed il 2017, e si è avvalsa di intercettazioni telefoniche, servizi di osservazione e pedinamento e di numerose testimonianze. 

Alla notifica l'uomo si trovava già in carcere dall'ottobre 2017, perchè tratto in arresto sempre dalla Digos etnea per altri gravi reati commessi nei confronti della compagna ucraina. Il D'Ignoto aveva ridotto in schiavitù la donna, violentandola e sequestrandola in casa. La vittima ha raccontato che spesso era costretta a non uscire. Inoltre doveva indossare il velo islamico, a pregare insieme all'uomo e a visionare vari video di prigionieri occidentali uccisi come "infedeli". 

Sul web si è incentrata l'attenzione degli inquirenti, che hanno acquisito le dichiarazioni di numerosi soggetti, in tutta Italia, venuti in contatto su whatsapp con l'arrestato. Inoltre il  Compartimento Polizia postale di Catania ha effettuato accertamenti di natura informatica sul telefono sequestrato all'indagato. 

Gli investigatori hanno scoperto che già nel 2016, su una piattaforma social, il sospetto aveva iniziato a svolgere un'intensissima attività di proselitismo in vari gruppi, celandosi sempre sotto lo pseudonimo di "Ahmed" e dichiarado di essere egiziano.

D'Ignoto inviava ai partecipanti numerosi video ed immagini con le crudeli gesta delle milizie dell'Isis: scene cruente di uccisioni e decapitazioni, Anche filmati con i cosiddetti Nasheed, i tipici canti che inneggiano all'Isis e alla Jihad. Il 32enne si vantava che quelli che la pensavano come lui erano presenti sul suolo italiano e pronti ad agire. 

D'Ignoto incitava a prendere un fucile o un coltello ed andare ad ammazzare qualcuno, manifestando odio verso l'Occidente. Il catanese aveva cancellato tutti i video, la polizia postale li ha recuperati portando alla luce anche un messaggio di Giulia Sergio, detta Fatima, ovvero la prima ragazza italiana che ha aderito alla Jihad trasferendosi nel 2015 in Siriam e che è stata condannata per terrorismo. Trovato anche un video di fustigazione delle donne sotto le leggi della Sharia.  La Digos ha accertato che la conversione religiosa islamica di D'Ignoti era avvenuta all'interno del carcere di Caltagirone nel 2011, quando stava scontando una pena di 5 anni a seguito del reato di violenza sessuale.

DIGOS: EVITATI FATTI PIU' GRAVI - Antonio Miglioriti capo della sezione Antiterrorismo della Digos di Catania: "L'apologia del terrorismo è certamente il primo livello dal punto di vista delle condotte delittuose in materia. Parliamo di un soggetto che aveva delle potenzialità ed era impregnato di ideologia islamica radicale. Le indagini e l'arresto hanno evitato che si manifestassero in condotte più gravi. Non abbiamo evidenze specifiche nei confronti dell'Italia, ma la manifestazione dell'idea di trasferirsi all'estero per andare ad addestrarsi".