Mercoledì 24 Aprile 2024

Italiani virtuosi Tanto risparmio, Paese più solido

Giovanni

Rossi

Gli italiani difendono i loro risparmi "a denti stretti" e "rafforzano la ricchezza delle famiglie", proclama Lando Sileoni, numero uno della Fabi. E dal report del sindacato bancario più rappresentativo traspare una motivata ammirazione per l’impegno profuso dal Paese. Cifre da esposizione. Dal 2012 al 2021, dal "whatever it takes" di Mario Draghi alla guida della Bce fino all’uscita della pandemia e allo scoppio del conflitto in Ucraina con annesso shock energetico, la ricchezza finanziaria degli italiani è esplosa: cresciuta del 50%, oggi vale la bellezza di 5.256 miliardi, con un aumento di quasi 1.700 miliardi nel decennio e un exploit di 320 miliardi tra il 2020 e il 2021. Questo patrimonio, che è praticamente il doppio del debito pubblico italiano — oggi sopra 2.700 miliardi, al 152% del Pil –, è la miglior rassicurazione sulla solidità del Paese e sulla sua profonda capacità di assorbire gli shock in abbinata allo scudo Bce. Uno scudo che non è regalato.

L’appoggio all’Italia, oltre a garantire l’Eurozona, poggia infatti anche sull’oggettiva qualità della ricchezza privata e sul debito contenuto delle famiglie. A livello familiare, tedeschi, francesi e spagnoli sono notoriamente più esposti. La liquidità italiana cresciuta di 519 miliardi in dieci anni, passando da 509 a 1.119 miliardi (stabile al 31% delle masse), attende ora allocazioni più proficue non appena il quadro internazionale dovesse migliorare. Se le obbligazioni crollano (-67%, da 712 miliardi a 233 miliardi), le polizze assicurative conquistano spazi sempre più significativi: con 1.213 miliardi corrispondono ormai al 23% dei risparmi, appena sotto il peso degli investimenti azionari saliti a 1.251 miliardi (il 24% della torta). Patrimoniale vade retro, sintetizza Sileoni. "Il risparmio degli italiani va protetto con proposte serie e concrete. Così questi 5.200 miliardi di euro potranno giocare un ruolo essenziale per crescita e rilancio". Talmente ovvio da dover essere ricordato.