Sabato 20 Aprile 2024

Italia in fiamme, 6 morti da giugno "Roghi dolosi"

Il dramma della Calabria, ieri altre due vittime . Sindaci e vescovi: "I piromani sono assassini"

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di Rita Bartolomei

Sei morti in meno di due mesi, tre in poche ore. Bilancio tragico per la stagione dei roghi. Ieri a Paternò (Catania) un agricoltore trentenne è rimasto schiacciato dal trattore mentre cercava di spegnere un incendio in un podere. Le altre cinque vittime tutte in Calabria, nel Reggino. L’ultima a Cardeto, aveva 79 anni. Poche ore prima era stato trovato senza vita Mario Zavaglia, 77enne. Sorpreso dalle fiamme nel suo casolare di montagna a Grotteria, dove andava quasi ogni giorno, innamorato della sua terra. Racconta nel pomeriggio il sindaco Vincenzo Loiero, mentre attraversa un paesaggio di fuoco e fumo, lo stesso municipio è circondato dalle fiamme: "Era partito presto, verso le 11 il figlio ha provato a contattarlo senza riuscirci. Poi la scoperta. La situazione qui è drammatica, stiamo evacuando una decina di famiglie in pericolo".

Ma le fiamme avevano già ucciso a fine giugno a Montebello. Carmelo Genovese, 57 anni, "è morto perché voleva salvare i suoi ulivi", come racconta con commozione il sindaco Maria Foti. Stessa dinamica tragica di San Lorenzo, dove venerdì scorso sono rimasti uccisi così Margherita Cilione, 56 anni, e Antonino, 34enne, zia e nipote di Bagaladi. "Hanno calcolato 170 focolai in tutta la regione – è il resoconto drammatico del sindaco Foti –. E c’è anche un’emergenza idrica, perché le fiamme hanno danneggiato le condotte in montagna". Feriti al cuore anche i laghetti di Saline Joniche, patrimonio Unesco. I sindaci insistono: "Sono roghi dolosi, mai visto niente di simile". Mentre arriva l’anatema dei vescovi calabresi: "I piromani sono assassini ambientali. Ma le istituzioni possono e devono fare di più per fermare il fuoco".

Brucia il Mediterraneo, anzi il mondo, dal Canada alla Siberia. Mentre nel nostro Paese dalla mezzanotte al pomeriggio di ieri i pompieri sono stati impegnati in 600 incendi. Gli altri punti critici in Sardegna, dopo l’Oristanese a fuoco la provincia di Nuoro. In Sicilia, "una catastrofe, un panorama spettrale. I danni alle aziende, ai pastori sono enormi, ma non sono quantificabili quelli al territorio", è la sintesi choc di Legambiente sulle Madonie. Silvia Lottero, architetto, direttore facente funzione del parco d’Aspromonte, ha un dubbio: "Questi incendi sono stati sottovalutati. Siamo stati i primi a dare l’allarme, il fuoco è partito dalla periferia di Reggio Calabria. Certo che sono roghi dolosi, spegni da una parte e ripartono dall’altra, anche a distanza. Da giorni stiamo cercando di fare tutto il possibile per salvare le Faggete Unesco. Mi pare sia montata una rabbia contro le aree protette, in tutto il Paese. Combattiamo a mani nude, cercando di tenere a bada i roghi con le pale. Che pena vedere questa distruzione".