Italia condannata sulla maternità surrogata "Viola diritti di una bimba"

La Corte europea dei diritti umani condanna l'Italia per aver violato il diritto della bimba nata in Ucraina attraverso la gestazione per altri al rispetto della vita privata. La bimba vive in Italia come apolide.

Italia condannata  sulla maternità surrogata  "Viola diritti di una bimba"
Italia condannata sulla maternità surrogata "Viola diritti di una bimba"

Ha 4 anni, è nata in Ucraina attraverso l’uso della gestazione per altri, e ieri ha fatto condannare l’Italia dalla Corte europea dei diritti umani (Cedu). I giudici hanno asserito che lo Stato italiano ha violato il diritto della bimba al rispetto della vita privata perché le autorità non hanno riconosciuto attraverso un atto ufficiale il legame che ha con il padre biologico, cittadino italiano. La piccola, ha affermato l’organo giurisdizionale con sede a Strasburgo, è stata tenuta "fin dalla nascita in uno stato di prolungata incertezza sulla sua identità personale".

La Cedu, mantenendo l’anonimato della bimba e dei suoi genitori, ha anche stabilito che lo Stato dovrà versare 15mila euro per danni morali e quasi 10mila per le spese legali. La bimba, ha tuttavia spiegato la Corte, vive nel nostro Paese come apolide. Mentre l’avvocato Giorgio Muccio, che ha presentato il suo caso a Strasburgo, ha aggiunto che non ha documenti d’identità, né tessera sanitaria, o accesso alla sanità e istruzione pubblica.