Il sistema nazionale di allerta della popolazione per eventi catastrofici, dai terremoti (che proprio ieri ha sconquassato l’Appennino) alle eruzioni vulcaniche, dagli incendi su vasta scala ad alluvioni e frane, entro una settimana avrà raggiunto buona parte degli italiani. A partire da domani per una settimana i test interesseranno, infatti, una decina di regioni. A concludere la sperimentazione sarà poi la provincia autonoma di Bolzano, il 13 ottobre.
It Alert: il calendario per regione
Ma vediamo quali regioni saranno interessate da questa fase di sperimentazione e in quale giornata.
A partire dal mese di giugno 2023, si sono svolti i primi test regionali di invio del messaggio, in Toscana, Sardegna, Sicilia, Calabria ed Emilia-Romagna. Il 12 settembre la sperimentazione denominata It Alert ha interessato Campania, Friuli-Venezia Giulia e Marche; il 14 settembre Piemonte, Puglia e Umbria.
Domani, 19 settembre, il test sull’allerta riguarderà Lombardia, Basilicata e Molise.
Il 21 settembre, invece, sperimentazione in atto in Lazio, Valle d’Aosta e Veneto.
Il 26 settembre sarà la volta delle popolazioni di Abruzzo e della Provincia Autonoma di Trento. Il 27 settembre toccherà alla Liguria. A concludere i test sarà il 13 ottobre la Provincia Autonoma di Bolzano.
L’orario indicativo per l’effettuazione dei test è mezzogiorno. Sui dispositivi presenti nelle zone coinvolte nei test ma temporaneamente privi di campo, il messaggio potrebbe arrivare con ritardo.
Il numero verde It Alert
L’obiettivo del test è quello di far conoscere IT-alert come nuovo sistema di allarme pubblico che, in caso di gravi emergenze e catastrofi imminenti, potrebbe raggiungere i territori interessati. In questa fase non si entra nel dettaglio dei rischi e dei comportamenti da tenere.
Nel caso nei giorni indicati non si ricevesse l’allerta o per ulteriori informazioni è possibile chiamare il nostro Contact Center al numero verde 800 840 840.
Cos’è It Alert
IT-alert è un servizio pubblico che, inviando messaggi sui dispositivi presenti nell’area interessata da una grave emergenza o da un evento catastrofico imminente o in corso, favorisce l’informazione tempestiva alle persone potenzialmente coinvolte, con l’obiettivo di minimizzare il pericolo.
Ogni dispositivo mobile connesso alle celle delle reti degli operatori di telefonia mobile, se acceso, può ricevere un messaggio “IT-alert”. Grazie alla tecnologia cell-broadcast i messaggi IT-alert possono essere inviati all’interno di un gruppo di celle telefoniche geograficamente vicine, capaci di delimitare un’area il più possibile corrispondente a quella interessata dall'emergenza. Il cell-broadcast funziona anche in casi di campo limitato o in casi di saturazione della banda telefonica. I dispositivi non ricevono i messaggi IT-alert se sono spenti, in ‘modalità aereo’, o se privi di campo e potrebbero non suonare se con suoneria silenziata. It-Alert può essere ricevuto su Smartwatch o su Tablet solo se dotato di microsim e se collegati al cellulare. Non viene ricevuto, invece, su pc.
Non è necessario, dunque, scaricare alcuna App ma in alcuni casi potrebbe essere necessaria una verifica della configurazione nel caso sia stato effettuato il ripristino di un back up o se si sta utilizzando una vecchia versione del sistema operativo.
Cosa fare quando si riceve l’allerta
Nessun dato personale di chi riceve il messaggio viene in alcun modo trattato (raccolto, archiviato, consultato, ecc.): il sistema è unidirezionale (dall’operatore telefonico al dispositivo) quindi per l’utente non sarà possibile rispondere al messaggio.
Quando la notifica di IT-alert arriva sul dispositivo blocca temporaneamente tutte le altre funzionalità del cellulare. Per riportare il dispositivo alle condizioni ordinarie di utilizzo è necessario toccarlo in corrispondenza della notifica per confermare la ricezione.
Cosa fare se alla guida
Se durante la fase di test ricevi un messaggio IT-alert mentre sei alla guida, se c’è qualcuno con te chiedi a lui/lei di visualizzare per te il messaggio. Nel caso, invece, in cui tu stia viaggiando da solo, non interagire con il tuo smartphone; quando ti è possibile fermati in sicurezza e conferma la ricezione cliccando sul messaggio. Se dovessi ricevere un messaggio IT-alert quando il sistema sarà operativo mentre sarai alla guida, se qualcuno viaggerà con te chiedigli/chiedile di poter visualizzare il messaggio. Nel caso, invece, in cui tu stia viaggiando da solo, accendi un canale radio per seguire le indicazioni fornite per metterti al sicuro e non appena ti sarà possibile fermati in sicurezza per visualizzare il messaggio.
A chi arriva il messaggio di allerta
IT-alert arriverà potenzialmente a tutti senza limiti geografici, di età o di scolarizzazione. Quindi, per favorire una comprensione il più ampia possibile, il linguaggio dei messaggi è stato semplificato subordinando ogni altra considerazione all'accessibilità del testo.
Nella fase di sperimentazione si sono avvicendati oltre 3000 volontari distribuiti in tutto il territorio italiano. Attraverso un Bot (strumento di intelligenza artificiale) sul servizio di messaggistica Telegram, sono stati inviati messaggi IT-alert, senza orari concordati, di giorno e di notte, dal lunedì alla domenica; in seguioto veniva sottoposto ai volontari un breve questionario sull'effettiva comprensione del messaggio e dei comportamenti da adottare per testare comprensione ed efficacia del testo.
Non vedenti e ipovedenti
I cittadini non vedenti possono sentire i messaggi IT-alert attraverso i sistemi di sintesi vocale per la lettura dello schermo del proprio cellulare. È inoltre possibile dare conferma dell'ascolto sempre tramite i comandi vocali.
Un suono distinto e un messaggio
Gli utenti che si trovano nell'area interessata riceveranno un messaggio di testo, accompagnato da un suono ben riconoscibile e differente dalle classiche suonerie, che indicherà chi lo manda (IT-alert). Nel periodo di test l’obiettivo è far conoscere IT-alert, rendere identificabile e familiare il messaggio e testare la tecnologia.
Quali tipologie di allarmi
Al momento, IT-alert è ancora in fase di sperimentazione. Quando sarà operativo, sarà impiegato per le seguenti tipologie di rischio nel campo della protezione civile, previste al momento dalla Direttiva del 7 febbraio 2023:
- maremoto generato da un sisma;
- collasso di una grande diga;
- attività vulcanica, relativamente ai vulcani Vesuvio, Campi Flegrei, Vulcano e Stromboli;
- incidenti nucleari o situazione di emergenza radiologica;
- incidenti rilevanti in stabilimenti soggetti al decreto legislativo 26 giugno 2015, n. 105 (Direttiva Seveso);
- precipitazioni intense
La prima esercitazione: Vulcano 2022
Il sistema nazionale IT-alert, promosso con Dipartimento della Protezione Civile, Regioni, Commissione protezione civile della Conferenza delle Regioni e Province Autonome, Anci (Associazione nazionale dei Comuni), è stato testato per la prima volta in un contesto operativo nel corso dell’Esercitazione "Vulcano 2022" che si è svolta sull’isola di Vulcano dal 7 al 9 aprile 2022. Durante l’esercitazione sono stati inviati ai dispositivi presenti sull’isola due messaggi: il primo con informazioni sull’evento eruttivo imminente simulato e sulle norme di comportamento da seguire (raggiungere le aree di emergenza previste dal piano di protezione civile); un secondo che avvisava i cittadini della fine delle attività esercitative.
Maremoto: sisma dello Stretto 2022
Dal 4 al 6 novembre 2022, invece, in Calabria e Sicilia, si è svolta l’esercitazione nazionale di protezione civile “Sisma dello Stretto 2022”. In questo contesto è stato sperimentato il sistema di allarme pubblico IT-alert per il rischio maremoto, testato per la prima volta su una platea di oltre 500.000 persone che al momento della simulazione del sisma si trovavano nei 22 comuni costieri coinvolti nell’esercitazione per la quale era stato simulato un terremoto di magnitudo 6.0 con epicentro in provincia di Reggio Calabria in grado di generare un maremoto che avrebbe potuto colpire alcuni comuni costieri del reggino e del messinese.
Durante le attività esercitative, questo sito – attraverso il quale sono state raccolte le risposte a un questionario informativo, è stato raggiunto da oltre 4 milioni e mezzo di utenti, per lo più attraverso l’uso di dispositivi mobili. Tra le altre cose, il 96% dei 20 mila utenti che hanno compilato il questionario ha dichiarato di aver ricevuto correttamente il messaggio IT-alert.