Martedì 16 Aprile 2024

Covid, Iss: "Situazione molto grave, varie regioni in scenario 4. Indice Rt a 1,72"

Il report diffuso dal ministero della salute sulla settimana 26 ottobre-1 novembre: "Epidemia in rapido peggioramento". "Problemi di tempestività e completezza nell'invio dei dati regionali" che rischia di portare a "una sottostima della velocità di trasmissione" del virus

Coronavirus, ospedali occupati (Ansa)

A member of medical staff wearing a personal protective equipment (PPE) walks in the Intensive Care Unit (ICU) for the novel coronavirus, COVID-19 cases, in the San Filippo Neri hospital in Rome, on October 29, 2020.

Roma, 9 novembre 2020 - "L'epidemia in Italia è in rapido peggioramento". Lo evidenzia il monitoraggio settimanale Iss-ministero della Salute, relativo al periodo 26 ottobre - 1 novembre . "Nella maggior parte del territorio nazionale - continua il report - è compatibile con uno scenario di tipo 3, ma sono in aumento il numero di Regioni/PA in cui la velocità di trasmissione è già compatibile con uno scenario 4". "L''aumento di casi è diffuso in tutto il Paese", sottolinea il rapporto, e "questa settimana si osserva un ulteriore forte incremento dei casi che porta l'incidenza cumulativa, negli ultimi 14 gg, a 523,74 per 100,000 abitanti". Nello stesso periodo, "il numero di casi sintomatici è passato da 54.377 a 129.238".

Quanto all'indice di contagio Rt, calcolato sui casi sintomatici, "è pari a 1,72", ma "si riscontrano valori medi di Rt superiori a 1,5 nella maggior parte delle Regioni/PA italiane e superiori a uno in tutte Regioni/PA". Riguardo alle Regioni, la Lombardia con 2.08 è la regione con l'Rt più alto. Seguono la Basilicata con 1.99, Piemonte con 1.97, Molise con 1.88 e Provincia autonoma di Bolzano 1.87. Tutte le altre regioni, comprese la Provincia autonoma di Trento, hanno Rt sopra ad 1.5, tranne la Sardegna (1.24), le Marche (1.29), il Lazio (1.36), la Sicilia (1.4). La Liguria è a 1.48.

"La situazione descritta in questa relazione - prosegue il report - evidenzia forti criticità dei servizi territoriali e il raggiungimento attuale o imminente delle soglie critiche di occupazione dei servizi ospedalieri in tutte le Regioni/PA". "Tutte le Regioni/PA sono classificate a rischio alto di una epidemia non controllata e non gestibile sul territorio o a rischio moderato, con alta probabilità di progredire a rischio alto nelle prossime settimane". Dunque "è essenziale rafforzare le misure di mitigazione in tutte le Regioni/PA". A questo quadro, conclude il report, si aggiungono "problemi di tempestività e completezza nell'invio dei dati regionali al ministero della Salute", il che rischia di portare a "una sottostima della velocità di trasmissione" del virus.