Giovedì 25 Aprile 2024

"Io, offesa e derisa Anni di inferno a scuola"

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di Alessandro Belardetti

La forza di Cristina Passias è enorme. Tra elementari e medie, nella Bergamasca, ha subito ogni forma di bullismo ed è stata isolata dai compagni. Poi ha reagito e ora a 23 anni da volontaria dell’associazione Acbs aiuta le vittime come era lei: "Voglio essere per loro l’amica che avrei voluto avere al mio fianco in quei momenti".

Come è iniziato il suo calvario?

"Sono sempre stata molto timida e fino alla quarta elementare avevo un’amica sola. Poi anche lei mi ha voltato le spalle lasciandomi sola con le bullette. La classe mi si è scatenata contro: mi deridevano per l’altezza, perché non ero veloce, perché andavo bene a scuola, perché avevo l’apparecchio ai denti, perché ho un cognome strano".

Il suo fisico fino a che punto di sopportazione è arrivato?

"Avevo paura ad andare a scuola da sola, poi stavo sempre vicina alle maestre per il terrore di subire abusi. L’ansia mi accompagnava sempre e uscire di casa da sola era impossibile. Il mio sorriso era sparito. Avevo attacchi di panico ed ero chiusa col mondo, non parlavo e restavo in casa".

Nessun compagno di classe l’ha aiutata?

"Mai, restavo sempre sola durante la ricreazione. Appena le insegnanti si allontanavano i bulli venivano a insultarmi. Io non reagivo ma stavo male e loro vedendo questo godevano".

Non ha mai reagito violentemente?

"No, ero aggressiva solo con i miei genitori. Ma sono loro che mi hanno salvata, dopo 4 mesi di soprusi gliene ho parlato e sono intervenuti con la scuola. Mentre nelle scuole solo due docenti mi sono state accanto, le altre minimizzavano, anche quando ho subito cyberbullismo alle medie".

Ha perdonato i suoi aguzzini?

"Sì. Fino a qualche anno fa stavo meglio se non li vedevo, ero ancora intimorita. Ora ho elaborato il trauma e ne parlo serenamente. Ho realizzato che tutto quell’odio non era colpa mia. Sono loro che cambiano strada, adesso, se mi vedono".

Qualcuno di loro si è scusato e ha capito la gravità dei suoi gesti?

"Solo una delle mie ex compagne delle elementari mi ha detto: il mio silenzio ti faceva male, l’ho capito".

Cosa fa per aiutare gli altri?

"Sono volontaria dell’associazione Acbs, rispondo alle richieste di aiuto di mamme e vittime di bullismo. Faccio incontri nelle scuole e seminari".

Cosa dice alle vittime di bullismo?

"Che non succede solo a loro e di parlarne subito con la famiglia, gli amici, i professori. Sfogarsi al primo campanello d’allarme, più passa il tempo più è peggio. E, infine, che ogni problema si può superare".