Giovedì 18 Aprile 2024

Io, maestra a Milano "Spese insostenibili Un figlio? Impossibile"

Migration

di Simona Ballatore

Giulia Ascone, per tutti maestra Giulia, ha 27 anni. Laurea in Scienze della formazione, specializzazione sul sostegno, ha lasciato un paesino in provincia di Catanzaro alla prima chiamata, tre anni e mezzo fa. Destinazione: Milano. Da settembre è di ruolo alla primaria Perasso. "In cuor mio sapevo che avrei dovuto lasciare la mia terra per realizzare il mio sogno".

Com’è l’impatto con Milano?

"Durissimo per le spese, a scuola invece mi sono trovata benissimo. Ho avuto l’appoggio di mia cugina per il primo mese. A Cosenza avevo affittato una stanza con altre studentesse e pensavo di fare lo stesso. Mai mi sarei immaginata che fosse così complicato, mille domande per sentirti dire: ‘Non sei stata selezionata”. E i prezzi: 500, 550, 600 euro per una stanza piccolissima, senza bagno né balconi. E il primo stipendio arriva a dicembre".

Soluzione?

"Anche il mio fidanzato ha deciso di cercare un posto di lavoro a Milano. La convivenza non era prevista, ma a questo punto abbiamo deciso di unire le forze: abbiamo già cambiato tre case, i prezzi continuano a salire. Ora siamo in un bilocale, paghiamo 800 euro escluse le spese".

Quanto guadagna?

"Sui 1.400 euro. Ma oltre agli anni di studio, ai sacrifici e alle responsabilità, lo stipendio non è adeguato ai costi della vita. Arriviamo alla fine del mese unendo le forze, sarebbe bello poter mettere qualcosa da parte, per il futuro. Mi fa una rabbia sentire: “Alla tua età avevo già due figli”. Mettetevi nei miei panni, con le spese e la famiglia lontana, che non sai se andrai a trovare a Pasqua perché già per Natale è stata una salassata. Con quale coraggio potrei avere un figlio adesso? Servono aiuti concreti ai giovani, non parole".

Stipendio non adeguato?

"Gli insegnanti che vivono a Milano fanno davvero fatica. A volte penso che un aumento territoriale, viste le spese diverse, ci starebbe. Al tempo stesso, però, penso che per responsabilità e carichi di lavoro l’aumento andrebbe esteso a tutti".

Può incentivare i milanesi a riscoprire questa professione?

"Forse potrebbe aiutare chi ha abbandonato questo sogno a riconsiderarlo. Ma non si deve fare questo lavoro per lo stipendio. Devi essere portato e preparato. Io non lo cambierei mai".