Mercoledì 24 Aprile 2024

Inversione a U delle Sardine E la coerenza?

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Ettore Maria

Colombo

l Pd è un marchio tossico. Nessuno di noi si iscriverà mai a un partito finito come il Pd. I morti seppelliscano i morti". Chi lo ha detto? Giorgia Meloni? Matteo Salvini? Beppe Grillo? Nessuno dei tre. Lo ha detto Mattia Santori, leader delle Sardine, quando le medesime, beffandosi di ogni lockdown pur allora vigente, organizzarono un ‘Occupy Pd’ davanti alla sede del Nazareno per protestare contro le dimissioni dell’allora segretario, Nicola Zingaretti. Data, marzo 2021. A far data pochi mesi (agosto 2021) il Resto del Carlino annuncia la notizia che, presto, verrà comunicata urbi et orbi in conferenza stampa: Santori si candiderà nelle liste del Pd per il comune di Bologna.

Ora, va bene che in politica ‘vale tutto’ e che "solo i morti e gli stupidi non cambiano idea" (frase di James Russell Lowell), però il change, nell’opinione del ‘capo sardina’, a così breve distanza, fa un po’ effetto. Certo, le Sardine – e chi, nel Pd, si difende – sostengono che loro non ce l’avevano con tutto il Pd, ma solo con la sua parte più aborrita e schifosa ai più, quella degli ex renziani, che oggi si riconoscono dentro Base riformista. Definiti "cavalli di Troia" (di Renzi) "che hanno inquinato ampiamente gran parte del partito, Santori entra nel Pd per combatterli "perché trafficano per un renzismo 2.0". Pare che, nel Pd, in diversi condividano il giudizio. Auguri a tutti, dunque. Ps.: La citazione di Santori "i morti seppelliscano i morti" viene dal Vangelo secondo Matteo (8, 18-22). Ecco, per l’appunto.