Intrappolati in casa. L’acqua invade la sala. Muore affogato a 85 anni

Se l’alluvione del novembre 2023 entrerà nei libri di storia, si leggerà che la prima vittima è stato Alfio Ciolini, 85 anni, trovato morto giovedì sera al piano terra del suo terratetto in via Riva, l’epicentro della tragedia nella frazione di Bagnolo, nel comune pratese di Montemurlo, travolto dalla furia dell’omonimo torrente che è esondato intorno alle 20 di giovedì. L’anziano è stato trovato nel suo salotto dai vigili del fuoco, affogato in mezzo metro d’acqua. L’85enne era autosufficiente, per questo aveva sempre voluto difendere la propria autonomia nonostante l’età: aveva alcuni problemi di deambulazione che però non gli impedivano ogni mattina di andare a curarer le sue galline. A dare l’allarme è stata la figlia, che giovedì sera non riusciva a contattare il padre dopo avergli fatto visita appena poche ore prima e aver chiuso a chiave, dietro di sé, la porta di casa e il cancello esterno. Quest’ultimo è stato trovato chiuso, invece la porta era stata aperta e così era rimasta, come se Alfio si fosse affacciato sulla strada per capire cosa stesse accadendo.

L’uomo, di certo, è stato richiamato dal rumore, che tutti gli abitanti della strada hanno definito come "un boato", e invece era l’acqua del torrente esondato che stava devastando tutto con violenza. E’ perciò plausibile che Alfio abbia intravisto arrivare il disastro e che abbia tentato di ripararsi al piano superiore: un malore o una banale scivolata sul pavimento hanno tradito l’85enne.

Davanti alla porta di casa, ieri mattina, lo ha ricordato così il cognato Marco, marito della sorella: "Aveva sempre voluto restare qui, a casa sua. Poverino, non è riuscito a salire le scale. Altrimenti si sarebbe salvato".

Silvia Bini