Sabato 20 Aprile 2024

Difende il compagno di squadra da insulti razzisti, picchiato dopo la partita

Torino, la vittima, capitano di una squadra di terza categoria, racconta l'aggressione. Il movente e l'accusa vengono però respinti da un dirigente della squadra avversaria

Torino, 13 marzo 2017 - Grave episodio di violenza al termine di una partita di calcio di terza categoria. Ieri pomeriggio, dopo il triplice fischio finale, fuori dall'impianto sportivo, un giocatore della squadra di casa - Gianluca Cigna, 28 anni, capitano dell'Atletico Villaretto - sarebbe stato aggredito con un pugno da un calciatore della squadra avversaria, la Mappanese, riportando una seria ferita al cranio. Al momento non c'è stata una denuncia.

Secondo il racconto dei giocatori del Villaretto, la vittima è stata picchiata per avere difeso dagli insulti razzisti un compagno di squadra di colore. L'aggressione ha avuto come teatro il parcheggio del campo di gioco, dove è scoppiata una rissa dopo la partita, sedata dagli agenti di polizia arrivati sul posto.

"Insulti al giocatore di colore? E' stato espulso lui, per una gomitata..."

Il movente e l'accusa vengono però respinti da un dirigente della Mappanese, che su Facebook scrive: "Sembra che la squadra della Mappanese abbia fatto un agguato a un giocatore del Villaretto, ma non è così. Siamo stati attaccati da alcuni giocatori della squadra avversaria solo perché dicono che abbiamo offeso un giocatore di colore, quando questo per tutta la partita ha menato come un fabbro ed è stato espulso per una gomitata in faccia a un nostro giocatore". La partita era stata piuttosto tesa, con qualche parola e scorrettezza di troppo. E infatti Mbaye Mamadou, calciatore del Villaretto di origini senegalesi, è stato espulso per una gomitata. E' la scintilla che accende gli animi. Mbaye viene insultato, "Negro di m...", i compagni reagiscono, e il capitano Gianluca Cigna, 28 anni è in prima fila a prendere le sue parti.

Dopo l'aggressione nel parcheggio, Cigna è stato ricoverato d'urgenza all'ospedale San Giovanni Bosco di Torino. Ha riportato una frattura nella parte orbitale superiore, all'altezza del sopracciglio, ed è stato operato per la rimozione di una scheggia che rischiava di ledere l'occhio. Ora dovrà affrontare un intervento maxillofacciale. 

"Mi ha tirato un pugno, non ho visto più nulla"

IL VIDEO - Intanto su Youtube è stato diffuso un video in cui l'aggredito racconta la dinamica dell'incidente. In particolare Cigna conferma il legame tra la rissa del dopo partita e gli episodi di razzismo in campo, e accusa un giocatore avversario di aver dato inizio col pugno all'occhio al pestaggio: "Già in campo c'erano stati battibecchi ed è dovuta intervenire la polizia - dice - Poi fuori la situazione è degenerata. La polizia era già stata chiamata dopo i battibecchi in campo, ed erano stati presi i nominativi di chi si era espresso con queste frasi razziste. Quando sono uscito dallo spogliatoio c'era un gruppo di ragazzi avversari, tra i quali il calciatore con il quale avevamo discusso in campo: continuava a stuzzicarmi, a stuzzicarmi, e gli ho detto di andare via".

E ancora: "Sono andato al bar, ho preso una birra in un bicchiere di plastica. Quando sono uscito dal bar lui era ancora lì, gli ho tirato il bicchiere ed è successo il parapiglia". "Sono finito a terra perché mi ha tirato un pugno - ha detto il giocatore - Non ho più visto nulla, ma pare che poi suo padre mi abbia sbattuto contro una macchina e sono caduto per terra. Non ho mai perso conoscenza".