Feroci combattimenti, nei quali "si lotta per ogni metro di terreno", sono iniziati sui fronti caldi dell’Ucraina: nella regione del Donbass e soprattutto in quella di Zaporizhzhia, a sud. E "l’inizio della controffensiva ucraina", come viene definita dai media occidentali, ha avuto ripercussioni anche a Kherson, sommersa dall’acqua per 600 chilometri quadrati dopo la distruzione della diga di Nova Kakhovka. L’area è stata visitata da Volodymyr Zelensky, che ha incontrato soccorritori e alluvionati, stretto mani e visitato alcuni feriti in ospedale, chiamandoli tutti "eroi". Oltre allo spettro delle malattie e delle mine dissotterrate dal fango, si aggiunge quello del potenziale disastro per la centrale nucleare di Zaporizhzhia (occupata dai russi), che alimenta il suo sistema di raffreddamento con l’acqua del bacino sul Dnipro che sta lentamente svuotandosi sulle pianure a valle: secondo il capo della società statale Ukrhydroenergo, Igor Syrota, il livello dell’acqua è "al di sotto del punto critico di 12,7 metri".
Cronaca"Inizia la controffensiva di Kiev" Allarme per la centrale nucleare
"Inizia la controffensiva di Kiev" Allarme per la centrale nucleare
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