Ragazzo inglese rapito e torturato a Macerata: "Così lo abbiamo trovato e liberato"

Un cuoco 25enne erede di una famiglia facoltosa ammanettato al buio per 8 giorni. Chiesto riscatto di 7mila euro, arrestati 4 giovani

Uno dei quattro ragazzi arrestati per il sequestro del cittadino inglese nel Maceratese

Uno dei quattro ragazzi arrestati per il sequestro del cittadino inglese nel Maceratese

Arrivato in Italia per una lunga vacanza, un cuoco 25enne londinese è finito ostaggio di una banda di ventenni, chiuso per otto giorni in un appartamento al buio, ammanettato e tormentato con un taser. Per liberarlo, i sequestratori volevano 7mila euro. Ma un blitz dei carabinieri a Monte San Giusto, paese in provincia di Macerata, ha messo fine al rapimento, liberando il ragazzo e portando in carcere i quattro. Si è chiusa così, mercoledì pomeriggio, l’operazione messa in atto dai carabinieri del Ros con quelli di Macerata. "L’attività è partita da una segnalazione della polizia inglese, arrivata a noi attraverso i canali di collaborazione internazionale – ha spiegato ieri il colonnello Nicola Candido, comandante provinciale dell’Arma –: c’era un cittadino britannico tenuto in ostaggio in un appartamento. Il ragazzo aveva chiamato la sua famiglia, di ceto benestante, spiegando che dovevano inviargli dei soldi. In qualche modo era riuscito a far capire loro in che situazione fosse finito".

Per rintracciarlo, i carabinieri sono partiti da quella traccia: il segnale del cellulare nelle rare occasioni in cui era acceso per chiamare i genitori a Londra. Nel giro di 36 ore è stato localizzato il possibile luogo del sequestro: un appartamento a Monte San Giusto. "Per prima cosa abbiamo verificato il fatto – ha aggiunto il maggiore Francesco D’Ecclesis, comandante della sezione anticrimine del Ros di Ancona – mentre i colleghi inglesi tenevano i contatti con la famiglia. Alle 14.45 di mercoledì abbiamo fatto irruzione nell’appartamento dopo aver circondato il palazzo".

Subito sono stati bloccati quattro giovanissimi che sarebbero gli autori del sequestro a scopo di estorsione: si tratta di Rubens Gnaga, neo diciottenne che vive con il padre nell’appartamento di Monte San Giusto, e poi i montegranaresi Ahmed Rajraji, 21enne nato in Marocco ma da anni in Italia, Dona Conte, 22enne, e Aurora Carpani, 20enne. Nella camera più nascosta è stato trovato il 25enne: era ammanettato e senza scarpe. In lacrime, ha ringraziato i militari. "Era molto provato – ha riferito il colonnello Massimiliano Mengasini, comandante del Reparto operativo di Macerata –, da giorni mangiava solo gli avanzi che gli venivano passati". Il ragazzo ha raccontato cosa sarebbe accaduto: arrivato a giugno in Italia per una lunga vacanza a Civitanova aveva conosciuto i quattro. Poi il gruppo lo aveva ricontattato per un appuntamento, ma era una trappola. I quattro lo avrebbero tormentato con un taser "ma io avevo paura, non mi sono mai ribellato", ha spiegato. Dietro al sequestro, ci sarebbe solo la volontà dei quattro di racimolare un po’ di soldi. I giovani sono stati portati in carcere e oggi saranno sentiti dal pm Stefania Ciccioli in tribunale a Macerata, per l’udienza di convalida, così potranno dare la loro versione dei fatti. Per il reato di sequestro di persona rischiano condanne dai 25 ai 30 anni.