ArchiveDall'influenza 2022 al Covid: tutti i virus in circolazione. Sintomi e complicanze

Dall'influenza 2022 al Covid: tutti i virus in circolazione. Sintomi e complicanze

I virus non si fermano all'apparato respiratorio. Gli esperti consigliano la vaccinazione, ma solo il 31% degli italiani con più di 65 anni si è sottoposto all'iniezione. Intanto le malattie dilagano: ecco le regioni più colpite

Roma, 28 novembre 22022 - In queste ore l'Italia viene investita dalla prima autentica ondata di malattie da raffreddamento: febbre, tosse, dolori articolari e cefalea stanno costringendo a letto migliaia di italiani. La classica sindrome parainfluenzale sta dilagando proprio mentre il Covid rialza la testa. "Quelli che circolano adesso – spiega Fabrizio Pregliasco, professore di igiene all'Università di Milano - sono virus respiratori che provocano una sintomatologia simil-influenzale, dunque sarebbe bene vaccinarsi subito contro l'influenza, in vista dell'imminente arrivo del picco epidemico sostenuto dai virus, atteso a fine dicembre". Pregliasco, direttore sanitario Ospedale Galeazzi, commenta anche un sondaggio Ipsos Sanofi sull'andamento della campagna vaccinale, che è ancora indietro. Finora, solo una persona su tre, sopra i 65 anni, si è vaccinato contro l'influenza.

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Influenza, febbre, foto generica (iStock)
Influenza, febbre, foto generica (iStock)

Differenze con il Covid

Siamo di fronte a un quadro impegnativa perché le malattie di stagione si somigliano tutte, ma richiedono terapie diverse a seconda dei casi, e se il malessere viene trascurato possono insorgere anche gravi complicanze. Tocca al medico distinguere, mentre visita i malati raccoglie l'anamnesi (il racconto delle ultime ore prima della crisi), poi procede con l'esame obiettivo (palpazione, auscultazione eccetera).

Diagnosi differenziale

Sono vari i patogeni che possiamo contrarre in questi giorni: infezione da coronavirus (raffreddore e Covid), affezioni da virus respiratorio sinciziale nei bambini, polmonite da pneumococco negli anziani, senza dimenticare la tribù dei batteri che causano la meningite, e che colpiscono a tutte le età, senza risparmiare giovani e adolescenti. Per molte di queste infezioni esiste un vaccino, da qui l'importanza di immunizzarsi per più malattie, in questo modo si abbatte il rischio. Anche sotto il profilo degli organi colpiti si possono avere otiti, sinusiti, bronchiti, riniti, laringiti, faringiti o complicanze infettive fuori dall'apparato respiratorio (cuore, reni, cervello).

Tipologia dei virus

Durante l'ultima settimana sono stati segnalati 562 campioni ricevuti a fini statistici dai laboratori afferenti alla rete di sorveglianza e, tra i 494 analizzati, 182 (36,8%) sono risultati positivi per influenza, tutti di tipo A (154 di sottotipo H3N2, 10 H1N1pdm09 e 18 ancora da stabilire). Nell'ambito dei campioni analizzati, 24 (4,8%) sono risultati positivi per SARS-CoV-2, mentre 91 sono risultati positivi per altri virus respiratori, in particolare: 35 Rhinovirus, 32 RSV, 10 virus Parainfluenzali, 8 Adenovirus, 4 Coronavirus umani diversi da SARS-CoV-2 e 2 Bocavirus.

Intensità

L'influenza quest'anno si preannuncia come un fuoco di fila. Le famose precauzioni che avevano quasi cancellato i raffreddori sono venute meno, quindi stiamo vedendo riemergere molte infezioni. Ma il virus influenzale non è banale, è utile essere un po' prudenti. Si fa un piacere a se stessi e agli altri vaccinandosi". Così all'Adnkronos Salute Massimo Galli, già direttore del reparto di Malattie infettive dell'Ospedale Sacco di Milano. La doppia vaccinazione, insieme al richiamo Covid, "è una sacrosanta indicazione. Io stesso le ho fatte a tempo debito. Ora siamo nel momento in cui chi non si è vaccinato per l'influenza dovrebbe affrettarsi a farlo", ha concluso Galli ricordando che i "ceppi circolanti hanno nei bambini, e in coloro che non avevano incontrato il virus in passato, un'ampia diffusione. Proteggere i nonni è fondamentale".

Profilassi

L'ultimo bollettino InfluNet dell'Istituto Superiore di Sanità mostra una recrudescenza delle sindromi simil-influenzali con valori superiori a quelli registrati nelle ultime due stagioni. Le nostre difese immunitarie sono sollecitate su più fronti, e il peggio secondo gli epidemiologi deve ancora arrivare. Ecco perché le vaccinazioni, già a partire dall'antinfluezale, a maggior ragione per la fascia di popolazione più fragile, viene raccomandata. I virus infatti non si fermano all'apparato respiratorio, sono responsabili di eventi acuti di natura cardio-cerebrovascolare come infarto o ictus, o di un aggravamento di eventuali patologie croniche preesistenti. Secondo Ipsos, poco meno di una persona su quattro (23%) tra quanti devono ancora ricevere il vaccino antinfluenzale presenta almeno una patologia cronica o un fattore di rischio.

Vaccinazione

Dall'indagine, condotta su un campione rappresentativo di 250 adulti di età superiore ai 65 anni tra il 14 ottobre e il 15 novembre 2022, è emerso che solo il 31% degli italiani con più di 65 anni si è sottoposto alla vaccinazione anti-influenzale. "La vaccinazione antinfluenzale è raccomandata per tutte le persone dai 60 anni in poi indipendentemente dalla presenza o meno di condizioni di cronicità, poiché l'avanzare dell'età è in sé un fattore di maggior suscettibilità alle infezioni", ha aggiunto Pregliasco. Al di sotto di questa soglia d'età è bene che si vaccini chi soffre di malattie croniche.

Distribuzione geografica

In sette Regioni (Piemonte, Lombardia, Veneto, Emilia-Romagna, Toscana, Umbria, Marche) si intensifica la circolazione dei virus influenzali. L'incidenza ha superato la soglia del livello di media entità, anche se a far crescere il numero delle sindromi simil-influenzali (IIL) in queste prime settimane di sorveglianza, secondo quanto si legge nel bollettino dell'Istituto Superiore di Sanità, hanno concorso anche altri virus respiratori di tipo diverso.