Giovedì 18 Aprile 2024

Influenza 2020, c'è il primo caso: in anticipo. E' un bimbo di Parma

Si tratta di un virus influenzale del ceppo A sottotipo H3N2. Adriana Calderaro, dell'ateneo della città emiliana: "Non è nuovo, quindi non ci attendiamo grandi numeri nella popolazione adulta". Il virologo Fabrizio Pregliasco: "L'epidemia sarà più avanti"

Influenza, vaccino (foto Dire)

Influenza, vaccino (foto Dire)

Roma, 29 settembre 2020 - E stato identificato a Parma il primo caso di influenza stagionale, in lieve anticipo rispetto agli scorsi anni, e che segna l'avvio della stagione influenzale in Italia. L'isolamento è avvenuto da parte dell'equipe della direttrice della Scuola di Specializzazione in Microbiologia e Virologia dell'ateneo parmense Adriana Calderaro. Si tratta di un bambino di 9 mesi e l'isolamento ha evidenziato un virus influenzale del ceppo A sottotipo H3N2. L'isolamento del primo caso, afferma Calderaro, "è avvenuto leggermente in anticipo rispetto agli scorsi anni".

Intanto è rebus vaccini: mancano le dosi, ci sono solo per le categorie a rischio. L'Agenzia italiana del farmaco e Federfarma segnalano un aumento della produzione su richiesta delle Regioni. Aifa e ministero stanno pensando al reperimento di sieri dall'estero.

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Il virus A-H3N2 è un virus "non nuovo, rispetto al quale una gran parte della popolazione adulta ha dunque già sviluppato gli anticorpi", spiega Calderaro. Per questo, sottolinea, "non ci attendiamo grandi numeri nella popolazione adulta". Questo, sottolinea, "lascia ben sperare sul fatto che si possano venire a determinare meno sovrapposizioni con la sintomatologia da Covid".

"Si tratta di un caso ancora sporadico e l'epidemia vera e propria di influenza stagionale si avrà più avanti", dice all'Ansa il virologo dell'Università di Milano Fabrizio Pregliasco, il quale sottolinea come nella stagione compariranno anche altri virus influenzali ma "simili a quelli circolati nelle stagioni precedenti e ricompresi nel vaccino e, quindi - anche lui afferma -, ci attendiamo meno casi". Si tratta, rileva Pregliasco, "di un primo caso sporadico, sicuramente indicativo per l'avvio della stagione influenzale, ma ci vorranno ancora settimane per l'effettiva epidemia influenzale che raggiungerà il culmine con l'arrivo delle temperature più rigide". Dunque, è l'invito del virologo, "nessun allarmismo, considerando che in questo primo periodo vedremo anche molte forme simil-influenzali". Il virus isolato A-H3N2, sottolinea inoltre, "è ricompreso nel vaccino antinfluenzale di quest'anno, quindi vaccinarsi è sicuramente utile". Questo però, precisa, "non sarà l'unico virus influenzale che circolerà e ci sarà una quota di A-H1N1 e di virus di ceppo B. Sono virus già circolati negli anni scorsi e quest'anno ricompresi nel vaccino in forme leggermente variate". Quindi, conclude anche il virogolo, "essendo virus già circolati e comunque ricompresi nel vaccino nelle loro varianti attese, ci aspettiamo quest'anno meno casi nella popolazione adulta e questo potrebbe rivelarsi molto utile anche sul fronte della identificazione dei casi Covid".

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