Influenza 2020, quasi due milioni di contagi. Il picco si avvicina

Mentre i virus galoppano dopo le feste natalizie la ricerca scientifica centra un importante obiettivo che getta la basi per il vaccino antinfluenzale universale

Il picco influenzale si avvicina (iStock)

Il picco influenzale si avvicina (iStock)

Roma, 9 dicembre 2019 - Il picco di contagi previsto per l'influenza stagionale 2020 si avvicina. Con la riapertura delle scuole dopo la pausa natalizia si registra un ulteriore aumento dei casi: si registrano infatti 286 mila nuovi contagi nella settimana che si è chiusa il 5 gennaio, come rileva il bollettino settimanale InfluNet dell'Istituto Superiore di Sanità.

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Influenza 2020: a letto quasi due milioni di italiani

Quasi due milioni di italiani - dall'inizio del monitoraggio - sono finiti ko da febbre e dolore articolare, per la precisione 1 milione 877 mila, con un'incidenza totale pari a 4,7 casi per mille assistiti. Colpiti maggiormente i bambini al di sotto dei cinque anni in cui si osserva un'incidenza pari a 10,4 casi per mille assistiti.

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Quanto dura l'influenza e quali sono i sintomi tipici

A rispondere è il Ministero della Salute: "I sintomi dell’influenza includono tipicamente l'insorgenza improvvisa di febbre alta, tosse e dolori muscolari. Altri sintomi comuni includono mal di testa, brividi, perdita di appetito, affaticamento e mal di gola. Possono verificarsi anche nausea, vomito e diarrea, specialmente nei bambini. La maggior parte delle persone guarisce in una settimana o dieci giorni, ma alcuni soggetti (quelli di 65 anni e oltre, bambini piccoli e adulti e bambini con patologie croniche), sono a maggior rischio di complicanze più gravi o peggioramento della loro condizione di base.

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Il picco influenzale quando arriva?

Nelle prossime settimane, sostengono gli esperti, complice proprio la riapertura delle scuole e degli uffici, l'epidemia dovrebbe conoscere un'impennata, per arrivare al picco previsto per fine gennaio. Al momento, in ogni caso, l'andamento della curva epidemica è simile a quello della scorsa stagione influenzale 2018-19. Giovanni Maga, direttore del laboratorio di Virologia Molecolare presso l'Istituto di Genetica Molecolare del Consiglio nazionale delle ricerche di Pavia, spiega: "I virus dominanti sono i classici A/H1N1 e H3N2, seguiti dal virus di tipo B che al momento mantiene una circolazione limitata. Tutti i ceppi - assicura Maga - sono coperti dai vaccini disponibili. Anche se siamo avanti nella stagione è comunque consigliabile vaccinarsi per chi non l'avesse ancora fatto".

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Le regioni più colpite

Umbria, Marche, Lazio, Abruzzo e Campania le Regioni maggiormente colpite. "Nella 1 settimana del 2020 - sintetizza il rapporto - sale il numero di casi di sindrome simil-influenzale dopo il lieve calo registrato nella precedente settimana. L'aumento si registra maggiormente nei giovani adulti e negli anziani, rispetto ai bambini e ragazzi sotto i quindici anni dovuto ancora alla chiusura delle scuole per le festività natalizie".

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Antibiotici? No, lavarsi le mani Poiché il virus si trasmette attraverso goccioline di saliva, altra importante misura di prevenzione, si ricorda sul portale del ministero della Salute, è il lavaggio accurato delle mani. Mentre a nulla servono gli antibiotici, pertanto non vanno assunti a meno che non prescritti dal medico, ovvero qualora vi sia il sospetto di infezioni batteriche sovrapposte a quella influenzale.

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Un promettente vaccino universale antinfluenzale 

Nel frattempo la ricerca avanza e coltiva il sogno di realizzare un vaccino universale contro l'influenza. Grazie al lavoro di un gruppo di ricercatori della Georgia State University, l'ambizioso obiettivo pare essere sempre più vicino. Il team di ricercatori ha sviluppato un vaccino che offre protezione, almeno nei topi, contro 6 ceppi del virus influenzale. Dopo esser stati immunizzati con questo nuovo vaccino i roditori sono stati esposti al virus influenzali risultando protetti dai 6 ceppi del virus. I risultati dello studio sono stati pubblicati sulla rivista Advanced Healthcare Materials. Il vaccino antinfluenzale universale è considerato la strategia ideale per eliminare la minaccia di pandemie influenzali, eliminando la necessità di vaccinare le persone ogni stagione.