Influenza 2018/19, quanto ci costerà. "Cara come una manovra"

I vaccini restano un’arma a basso costo per tutti, anche se ancora sottoutilizzata

Vaccinazioni (NewPress)

Vaccinazioni (NewPress)

Roma, 13 ottobre 2018 - L'influenza stagionale, che secondo gli esperti quest’anno costringerà a letto 5 milioni di italiani, costerà cara allo Stato e alle famiglie. Addirittura quanto una piccola manovra economica. Si stima infatti che la spesa legata all’epidemia e le sindromi simil-influenzali sfiori gli 11 miliardi di euro. Il computo arriva dal primo studio italiano presentato al XIX Congresso Nazionale della Società Italiana di Pneumologia (Sip), in corso a Venezia. Le famiglie spenderanno 8,6 miliardi di euro contro i 2,1 miliardi dello Stato. Sui cittadini inciderà quindi l’aggravio maggiore: si calcolano in media 250 euro a famiglia, mentre il Servizio sanitario nazionale (Ssn) per ogni malato dovrà sborsare 62 euro l’anno.

Tre quarti dei costi sono la conseguenza dall’assenteismo lavorativo e scolastico provocato dalla sindrome influenzale, oltre che dalla spesa per farmaci sintomatici di fascia C, a totale carico del cittadino. Al contrario – sottolineano gli esperti – i vaccini antinfuenzali restano un’arma a basso costo per tutti, anche se ancora sotto-utilizzata. La spesa oscilla da poco più di 3 euro per il Ssn e appena 2,4 euro per le famiglie. Le statistiche recitano però che solo il 14% della popolazione vi ricorre ogni anno e il 60% non si è mai vaccinato, nonostante il 70%, rileva lo studio, consideri essenziale la vaccinazione.

Per il Ssn, «la maggioranza dei costi deriva dalla gestione dei pazienti più gravi – spiega il presidente Sip Stefano Nardini –. L’aggravio maggiore per le famiglie è invece causato dalla perdita di denaro connessa alle assenze sul lavoro: l’88% del costo annuo di influenza e sindromi deriva infatti dalla perdita dei giorni lavorativi, una spesa che passa quasi inosservata, ma che pesa sui bilanci del Paese per quasi mezzo punto di Pil».

Prevenire l’influenza sembra quindi utile anche dal punto di vista economico. E proprio tra qualche giorno partirà la campagna vaccinale promossa dal ministero della Salute. I vaccini saranno disponibili presso gli studi dei medici di famiglia e in farmacia. Per le categorie a rischio come i malati cronici, gli anziani, le donne in gravidanza, la profilassi è gratuita. Da quest’anno la possibilità è estesa anche ai donatori di sangue. Sempre da metà ottobre partirà la sorveglianza della stagione influenzale da parte dei medici sentinella nell’ambito del programma Influnet.

Il presidente della Società italiana di pediatria, Alberto Villani, avverte: «Sarebbe auspicabile che anche in Italia si arrivasse a un vaccino universale contro l’influenza per tutti i bimbi sotto i 6 anni. Tantissimi infatti ogni anno i piccoli che vengono ricoverati o accedono al pronto soccorso per patologie legate a complicanze del virus influenzale». Il siero anti influenzale è compatibile con tutte le altre vaccinazioni e non ha particolari controindicazioni: «Sopra i 6 mesi di vita può essere somministrato a chiunque. Per proteggere i neonati sotto i sei mesi, invece – conclude Villani – a vaccinarsi dovrebbero essere i genitori e i familiari a stretto contatto».