Mercoledì 24 Aprile 2024

Inferno a Kabul, l’Isis è pronto a colpire

La corsa contro il tempo ha inizio. Al momento evacuate 82mila persone (su 300mila a rischio). E gli alleati affrettano il rientro

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Il tempo sta per scadere, sono le ultime ore possibili per lasciare l’Afghanistan, sfuggire ai talebani e alle minacce dell’Isis. Le operazioni di evacuazione dei civili dall’aeroporto di Kabul si stanno per concludere, per lasciare gli ultimi giorni disponibili prima del 31 agosto al ritiro dei militari occidentali: le truppe americane, italiane, canadesi, turche hanno già cominciato a rientrare. "Stiamo correndo contro il tempo", ha fatto sapere il Pentagono. Anche perché, hanno avvertito gli 007 di Washington, Londra e Berlino, sullo scalo afghano incombe la minaccia sempre più concreta e "imminente" di attentati suicidi della branca asiatica dello Stato islamico, il cosiddetto Isis-Khorasan, nemico giurato dei talebani. Fonti dell’antiterrorismo americano hanno riferito alla Cnn che l’Isis-K potrebbe contare su centinaia di jihadisti fuggiti dalle prigioni di Bagram e Pul-e-Charkhi, tra cui anche "veterani della Siria e altri foreign fighters".

Finora sono state portate via da Kabul oltre 82.300 persone, ma a rischio di rappresaglie talebane ve n’erano almeno 300 mila, contando solo gli ex collaboratori della Nato. È inverosimile, a questo punto, che si riesca a mettere in salvo tutti i civili in pericolo entro martedì prossimo, tanto più che i talebani ostacolano l’accesso degli afghani allo scalo, minacciando e picchiando chi cerca di raggiungerlo, così come avevano promesso: "Faremo passare solo gli stranieri". Che pure hanno difficoltà ad arrivare, tanto che il Pentagono ha dovuto compiere un terzo blitz con un elicottero per andare a prendere un gruppo di 20 persone fuori dall’aeroporto.

A Kabul restano ancora 4.100 civili americani e 5.400 soldati Usa. E gli altri civili afghani? "I talebani si sono impegnati a lasciar partire gli americani e gli afghani a rischio anche dopo il 31 agosto", ha sottolineato il segretario di Stato Usa Antony Blinen. Ma i tempi stringono, gli alleati se ne vanno e l’Isis è già ai cancelli.

red.est.