Indice Rt Italia sale a 1.16. Il dato regione per regione

Il monitoraggio della cabina di regia Iss-ministero della Salute: "Epidemia in espansione. Forte aumento nel numero di nuovi casi non associati a catene di trasmissione"

Roma, 12 marzo 2021 - Italia stretta nella morsa del Covid. Indice Rt in salita a 1.16 (da 1.06), e una importante accelerazione dell'incidenza, con un'epidemia in espansione. Tanto che oggi, con il cambio di colore delle Regioni, mezza Italia diventa zona rossa. E' quanto rileva la cabina di Regia Iss-ministero della Salute sui dati settimanali di monitoraggio. "Nella settimana 1-7 marzo - sottolinea il report - si continua a osservare unìimportante accelerazione nell'aumento dell'incidenza a livello nazionale rispetto alla settimana precedente (225,64 per 100.000 abitanti (01/03/2021-07/03-2021) vs 194,87 per 100.000 abitanti (22/02/2021-28/02/2021)". Nel periodo 17 febbraio - 02 marzo, l'Rt medio calcolato sui casi sintomatici è stato pari a 1.16 (range 1.02- 1.24), "in aumento rispetto alla settimana precedente e sopra uno in tutto il range. Un valore di Rt superiore a 1 - ricorda l'Iss - indica che l'epidemia è in espansione, con il numero di casi in aumento". "Si osserva un forte aumento nel numero di nuovi casi non associati a catene di trasmissione (50.256 contro 41.833 la settimana precedente). Si mantiene stabile la percentuale dei casi rilevati attraverso l'attività di tracciamento dei contatti (28,8%). Aumenta, invece, la percentuale di casi rilevati attraverso la comparsa dei sintomi (37,8% contro 35,2% la settimana precedente)". Infine, "il 20,2% dei casi è stato rilevato attraverso attività di screening e nel 13,2% non è stata riportata la ragione dell'accertamento diagnostico", conclude il report.

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L'indice Rt regione per regione

Questo il quadro complessivo degli Rt regionali, con tra parentesi l'intervallo di confidenza, e la classificazione del rischio. Abruzzo 1,05 (0,99-1,09), rischio moderato; Basilicata 1,53 (1,31-1,76), moderato; Calabria 0,83 80,72-0,95), moderato; Campania 1,5 (1,41-1,6), alto con molteplici allerte di resilienza; Emilia Romagna 1,34 (1,32-1,38), alto; Fvg 1,39 (1,33-1,47), alto; Lazio 1,31 (1,27-1,36), alto con molteplici allerte di resilienza; Liguria 1,13 (1,08-1,18), moderato ad alta probabilità di progressione; Lombardia 1,3 (1,28-1,32), alto; Marche 1,08 (0,99-1,18), alto; Molise 1,07 (0,83-1,33), moderato ad alta probabilità di progressione; Piemonte 1,41 81,36-1,45), alto; Bolzano 0,61 (0,57-0,65), moderato; Trento 1,04 (0,99-1,1), moderato ad alta probabilità di progressione; Puglia 1,23 (1,2-1,27), alto con molteplici allerte di resilienza; Sardegna 0,89 (0,78-1), basso; Sicilia 1 (0,95-1,06), moderato; Toscana 1,23 (1,2-1,26), alto; Umbria 0,82 (0,76-0,86), moderato ad alta probabilità di progressione; Valle d'Aosta 1,4 (1,1-1,75), moderato; Veneto 1,28 (1,26-1,32), alto con molteplici allerte di resilienza.

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I livelli di rischio

Si conferma, quindi, per la sesta settimana consecutiva un peggioramento nel livello generale del rischio. Entrando nel dettaglio dei diversi territori, "sono dieci le Regioni (vs sei la settimana precedente) che hanno un livello di rischio alto - continua la bozza -, secondo il DM del 30 Aprile 2020. Altre 10 Regioni hanno una classificazione di rischio moderato (di cui quattro ad alta probabilità di progressione a rischio alto nelle prossime settimane) e solo una (Sardegna) con rischio basso". Sedici Regioni, inoltre, hanno un Rt puntuale maggiore di uno. Tra queste, otto (Campania, Piemonte, FVG, Emilia-Romagna, Basilicata, Lombardia, Lazio, Veneto) "hanno un Rt con il limite inferiore superiore a 1.25, compatibile con uno scenario di tipo 3. Quattro Regioni hanno un Rt nel limite inferiore compatibile con uno scenario di tipo 2. Le altre Regioni hanno un Rt compatibile con uno scenario di tipo uno". 

Le terapie intesive

Si osserva inoltre un peggioramento anche nel numero di Regioni/PPAA che hanno un tasso di occupazione in terapia intensiva e/o aree mediche sopra la soglia critica: 11 Regioni/PPAA contro 9 la settimana precedente. Il tasso di occupazione in terapia intensiva a livello nazionale è complessivamente in aumento e sopra la soglia critica (31% vs 26% della scorsa settimana). Il numero di persone ricoverate in terapia intensiva è in forte aumento da 2.327 a 2.756, come il numero di persone ricoverate in aree mediche (da 19.570 a 22.393).

L'incidenza dei casi

La soglia di 250 casi per 100.000 abitanti, che impone il massimo livello di mitigazione possibile, è già stata superata dalle seguenti Regioni/PPAA: Provincia Autonoma di Trento, Provincia Autonoma di Bolzano, Emilia-Romagna, Marche, Friuli Venezia-Giulia, Piemonte e Lombardia.