Indice Rt: Italia a 0.84. Il dato regione per regione

La bozza del monitoraggio settimanale della cabina di regia: una regione a rischio alto, 10 a rischio moderato e 10 a rischio basso

Coronavirus, persone a passeggio sul lungomare di Bari (ImagoE)

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Roma, 29 gennaio 2021 - L'andamento del Covid in Italia comunicato dall'Istituto superiore di Sanità: l'indice Rt è ancora in calo: a 0,84, e diminuiscono anche i dati dell'incidenza e dei ricoveri. Nel dettaglio: nel periodo 6 gennaio - 19 gennaio 2021, l'indice Rt medio calcolato sui casi sintomatici è stato pari a 0,84 (range 0,75- 0,98), "in diminuzione e con il limite superiore del range sotto l'uno", evidenzia la bozza del monitoraggio settimanale della cabina di regia, con dati relativi alla settimana 18/1/2021-24/1/2021 (aggiornati al 27/1/2021). E' la seconda settimana consecutiva che l'indice Rt cala in Italia, essendo sceso da 0,97 a 0,84. 

Ma c'è poco da rilassarsi: gli esperti sottolineano che "l'epidemia resta in una fase delicata e un nuovo rapido aumento nel numero di casi nelle prossime settimane è possibile, qualora non venissero mantenute rigorosamente misure di mitigazione sia a livello nazionale che regionale". Dunque si "conferma la necessità di mantenere la drastica riduzione delle interazioni fisiche tra le persone. È fondamentale che la popolazione eviti tutte le occasioni di contatto con persone al di fuori del proprio nucleo abitativo che non siano strettamente necessarie e di rimanere a casa il più possibile". 

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Rischio alto e moderato: la mappa

Solo una Regione, l'Umbria, rimane con una classificazione complessiva di rischio alta (contro 4 della scorsa settimana), mentre 10 Regioni sono classificate con rischio moderato.

"Questa settimana - si legge nel rapporto di ministero della Salute e Iss - si continua a osservare un miglioramento del livello generale del rischio, con un aumento significativo di Regioni a rischio basso secondo il DM del 30 Aprile 2020. Complessivamente, una sola Regione ha una classificazione di rischio alto (vs quattro la settimana precedente), dieci con rischio moderato (di cui una ad alto rischio di progressione a rischio alto nelle prossime settimane) e dieci con rischio basso". E prosegue: "Una Regione (Molise) ha un Rt puntuale maggiore di 1 anche nel limite inferiore compatibile con uno scenario di tipo 2. Le altre Regioni hanno un Rt puntuale compatibile con uno scenario tipo uno".

Le regioni con rischio moderato sono Abruzzo, Fvg, Lazio, Liguria, Lombardia, Marche, Provincia di Bolzano (ad alto rischio di progressione), Provincia di Trento, Puglia e Toscana. Rischio basso per Basilicata, Calabria, Campania, Emilia Romagna, Molise (ad alto rischio progressione), Piemonte, Sardegna, Sicilia, Val d'Aosta e Veneto.

L'incidenza dei contagi

Inoltre "si continua a osservare una diminuzione dell'incidenza a livello nazionale negli ultimi 14 giorni (289,35 per 100.000 abitanti vs 339,24 per 100.000 abitanti)". Malgrado anche questa settimana il dato di incidenza bisettimanale non sia pienamente confrontabile con il periodo precedente (a causa dell'estensione dal 15/1/2021 della definizione di caso a test antigenici rapidi), "il calo osservato evidenzia una diminuzione reale dell'incidenza, dato che il periodo degli ultimi 14 giorni comprende più giorni dove sono stati inclusi anche casi diagnosticati con solo test rapido antigenico". 

Tuttavia, si legge ancora nel rapporto, "l'incidenza è ancora lontana da livelli che permetterebbero il completo ripristino sull'intero territorio nazionale dell'identificazione dei casi e tracciamento dei loro contatti. Il servizio sanitario ha mostrato i primi segni di criticità quando il valore a livello nazionale ha superato i 50 casi per 100.000 in sette giorni e una criticità di tenuta dei servizi con incidenze elevate. Nella settimana di monitoraggio rimane molto alta l'incidenza nella Provincia Autonoma di Bolzano (582,75 per 100.000 dal 18 al 24/1)". 

In calo le terapie intensive

In calo i ricoveri in terapia intensiva anche questa settimana, con il tasso di occupazione a livello nazionale al 28%, sotto la soglia critica del 30%, rileva la bozza del report settimanale di monitoraggio. In particolare "scende il numero di Regioni - si legge nel report - che hanno un tasso di occupazione in terapia intensiva e/o aree mediche sopra la soglia critica (8 contro 12 la settimana precedente). Il tasso di occupazione in terapia intensiva a livello nazionale si colloca sotto la soglia critica (28%)".

Complessivamente, "il numero di persone ricoverate in terapia intensiva è in diminuzione da 2.487 (19/01/2021) a 2.372 (26/01/2021); il numero di persone ricoverate in aree mediche è anche in diminuzione, passando da 22.699 (19/01/2021) a 21.355 (26/01/2021)". Tale tendenza a livello nazionale, avvisa il rapporto, "sottende forti variazioni inter-regionali con alcune regioni dove il numero assoluto dei ricoverati in area critica e il relativo impatto, uniti all'incidenza impongono comunque misure restrittive". Nell'ultima settimana si osserva anche "una diminuzione delle allerte di resilienza riportate dalle Regioni, con 16 Regioni senza allerte segnalate (vs 13 la settimana precedente). Questa settimana una Regione (Friuli-Venezia Giulia) ha riportato molteplici allerte di resilienza".

Si osserva inoltre "una diminuzione nel numero di casi non riconducibili a catene di trasmissione note (29.432 vs 33.339 la settimana precedente) e aumenta la percentuale dei casi rilevati attraverso attività di tracciamento dei contatti (31,7% vs 28,7%). Invece, rimane stabile la percentuale di casi rilevati attraverso la comparsa dei sintomi (31,4% vs 31,5% la settimana precedente)". Infine, "il 23,6% dei casi è stato rilevato attraverso attività di screening e nel 13,3% non è stata riportata la ragione dell'accertamento diagnostico".

L'indice Rt regione per regione

Abruzzo, 0.81 Basilicata, 0.91 Calabria, 0.82 Campania, 0.97 Emilia Romagna, 0.77 Friuli Venezia Giulia, 0.68 Lazio, 0.73 Liguria, 0.87 Lombardia, 0.84 Marche, 0.88 Molise, 1.51 Piemonte, 0.82 Provincia autonoma Bolzano, 0.8 Provincia autonoma Trento, 0.56 Puglia, 0.9 Sardegna, 0.81 Sicilia, 0.98 Toscana, 0.95 Umbria, 0.96 Valle d'Aosta, 0.82 Veneto, 0.61.