Indice Rt: i nuovi dati Italia e regione per regione. Pdf

L'indice di trasmissibilità nazionale scende per la prima volta dopo 5 settimane: è a 0.97. Quattro regioni considerate a rischio alto (Sicilia, Sardegna, Umbria e Alto Adige. "Fase delicata, mantenere le misure". Indice Lombardia cambiato

La conferenza stampa dell'Iss (Ansa)

La conferenza stampa dell'Iss (Ansa)

Roma, 22 gennaio 2021 - Torna a scendere (ed è una buona notizia) per la prima volta dopo cinque settimane. Secondo la bozza del report settimanale dell'Iss, l'indice di trasmissibilità Rt medio calcolato sui casi sintomatici è stato pari a 0,97 (range 0,85-1,11). In calo ricoveri e indici di rischio. In 12 regioni peraltro superata la soglia critica per i ricoveri.  Secondo la bozza, l'epidemia di Coronavirus resta in una "fase delicata" che impone il mantenimento rigoroso delle misure restrittive. 

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Il report in Pdf

"Complessivamente - si legge nella bozza - sono 4 le Regioni/Province autonome con una classificazione di rischio alto (erano 11 la settimana precedente): Sicilia, Sardegna, Umbria e Provincia autonoma di Bolzano. Sono 11 con rischio moderato (Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lombardia, Marche, Molise, Piemonte, Pa di Trento, Puglia, Valle d'Aosta, Puglia e Veneto) e 6 con rischio basso (Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Liguria e Toscana)". In particolare la bozza recita che "una Regione (Umbria) e una Provincia Autonoma (Bolzano) sono state classificate a rischio Alto per la terza settimana consecutiva; questo prevede specifiche misure da adottare a livello provinciale e regionale".

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"Sicilia e Puglia hanno un Rt puntuale maggiore di 1 anche nel limite inferiore, compatibile quindi con uno scenario di tipo 2. Le altre hanno un Rt puntuale compatibili con uno scenario tipo 1", conclude il report.

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L'Istituto Superiore di Sanità in una nota fa sapere che la stima dell'indice Rt della Lombardia è stata cambiata perché la Regione ha modificato i dati inviati all'Iss sul numero dei pazienti sintomatici. "L'Istituto Superiore di Sanità è un organo tecnico scientifico che lavora con i dati inviati dalle Regioni e Province autonome e ripetutamente validati dalle stesse". La nota Iss prosegue: "Questo avviene da 37 settimane regolarmente con tutte le Regioni e Province autonome. La Regione Lombardia, nella settimana corrente, ha modificato i dati relativi alla settimana precedente il 22 gennaio. La modifica ha riguardato in particolare il numero di pazienti sintomatici con infezione confermata sui quali si basa il calcolo dell'Rt. Questa variazione - conclude la nota - ha comportato la modifica della stima di Rt della settimana precedente". L''indice Rt della scorsa settimana scende da 1,38, secondo gli ultimi dati ha un Rt di 0,82, e una classificazione del rischio moderata da zona arancione. 

La Regione Lombardia in una nota risponde: "Nessuna richiesta di rettifica, ma un necessario aggiornamento di un 'campo del tracciato', tracciato che quotidianamente viene inviato all'Istituto Superiore di Sanità". E prosegue: "Azione, condivisa con l'Istituto Superiore di Sanità resasi necessaria a fronte di un'anomalia dell'algoritmo utilizzato dall'Iss per l'estrazione dei dati per il calcolo dell'Rt, segnalata dagli uffici dell'assessorato al Welfare della Regione e condivisa con Roma".

Il ministro per gli Affari regionali, Francesco Boccia, dopo le proteste ha confermato su Raitre la zona arancione, ma ha ribadito l'errore nei dati: "La regione Lombardia andrà in zona arancione, ma la settimana scorsa aveva certificato dati diversi". Poi l'esponente del Pd ha invitato a tornare "alla leale collaborazione".

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I dati regione per regione

Molise (1,38)

Sicilia (1,27)

Valle d'Aosta (1,12)

Basilicata (1,12)

Puglia (1,08)

Umbria (1,05)

Abruzzo (1.05)

Piemonte (1.04)

Provincia autonoma di Bolzano (1.03)

Calabria (1.02)

Liguria (0,99)

Marche (0,98)

Toscana (0,98)

Emilia Romagna (0,97)

Sardegna (0,95)

Lazio (0,94)

Provincia autonoma di Trento (0,9)

Friuli Venezia Giulia (0,88)

Lombardia (0,82)*

Veneto (0,81)

Campania (0,76)

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Gli ospedali

Per quanto riguarda gli ospedali, "12 Regioni e Province autonome hanno un tasso di occupazione in terapia intensiva o in aree mediche sopra la soglia critica (stesso numero della settimana precedente). Il tasso di occupazione in terapia intensiva a livello nazionale è sceso sotto la soglia critica (30%)".

La bozza del report fornisce anche numeri nel dettaglio: "Complessivamente, il numero di persone ricoverate in terapia intensiva è in diminuzione da 2.636 (12 gennaio 2021) a 2.487 (19 gennaio 2021); il numero di persone ricoverate in aree mediche è anche in diminuzione, passando da 23.712 (12 gennaio 2021) a 22.699 (19 gennaio 2021)".