Indice Rt, i dati delle Regioni

La bozza del monitoraggio settimanale del ministero della Salute-Istituto Supeiore di Sanità: "In crescita da 5 settimane. Due regioni sopra 1.25, 9 sopra 1". Brusaferro: "Decrescita in Veneto e a Trento. Molte regioni rischiano di superare la soglia critica delleterapie intensive"

Napoli, via Toledo affollata (Ansa)

Napoli, via Toledo affollata (Ansa)

Roma, 15 gennaio 2021 - La curva dell'indice di trasmissibilità Rt medio è in crescita da cinque settimane. L'ultimo (23 dicembre 2020 - 05 gennaio), calcolato sui casi sintomatici, è stato pari a 1.09 (range 1.04-1.13). Il dato è riportato nella bozza del monitoraggio settimanale ministero della Salute-Istituto Superiore di Sanità.

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Bolzano e Lombardia hanno un Rt puntuale maggiore di 1.25 anche nel limite inferiore, un dato che è compatibile quindi con uno scenario di tipo 3. Mentre sono nove le regioni hanno un Rt puntuale maggiore a uno nel limite inferiore, compatibili con uno scenario tipo 2: Abruzzo, Emilia-Romagna, Lazio, Liguria, Piemonte, Puglia, Sicilia, Umbria e Valle d'Aosta.

In altre 10 regioni Rt compatibile con uno scenario di tipo uno, ma tutte, tranne una, presentano un Rt medio sopra uno, o appena sotto. 

L'indice Rt in Italia aumenta quindi per quinta settimana consecutiva arrivando a 1.09. Secono il monitoraggio settimanale ministero della Salute-Iss sono 11 le Regioni considerate a rischio alto, e quindi potenzialmente in zona arancione, o alla peggio rossa. Due in particolare preoccupano: la Lombardia e la Provincia autonoma di Bolzano con numeri da zona rossa. 

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Con il valore più basso invece Molise (0.7), Friuli Venezia Giulia 0.94 e Veneto 0.96. Ecco il dato dell'Rt puntuale al 13 gennaio relativo alla settimana 4 gennaio 2021/10 gennaio 2021. 

Brusaferro

Il presidente dell'Iss, Silvio Brusaferro, nel commentare i dati ha sottolineato che "c'è una crescita in quasi tutte le regioni ma in Veneto e nell PA di Trento c'è una decrescita anche se in Veneto l'incidenza resta alta". Per quanto riguarda invece la situazione generale italiana, il presidente ha spiegato che non c'è comune italiano che non abbia segnalato casi: "Il virus circola in tutto il Paese". Peraltro "l'Italia è in un fase di ricrescita ma di crescita lieve e grazie alle misure non ci troviamo di fronte a impennata della curva".  Accennando al problea dell'impatto sulle strutture ospeda,liere, Brisaferro ha spiegato che molte regioni rischiano di superare la soglia delle terapie intensive". C'è anche una notizia positiva: "E' in decrescita la curva della mortalità". E, dice Brusaferro, se pure indice Rt e incidenza sono in aumento, "cominciano a vedersi i primif rutti delle misure".

L'indice Rt regione per regione

Abruzzo 1.18  Basilicata 1.14  Calabria 1.05  Campania 0.99  Emilia Romagna 1.15  Friuli Venezia Giulia 0.94  Lazio 1.1  Liguria 1.15  Lombardia 1.4  Marche 0.97  Molise 0.7  Piemonte 1.14  Provincia Autonoma di Bolzano 1.5  Provincia Autonoma Trento 1.01  Puglia 1.18  Sardegna 0.99  Sicilia 1.19  Toscana 1.01  Umbria 1.29  Valle d'Aosta 1.19  Veneto 0.96.

Fase delicata, possibile rapido aumento

Nel report si legge: "L'epidemia resta in una fase delicata e un nuovo rapido aumento nel numero di casi nelle prossime settimane è possibile, qualora non venissero mantenute rigorosamente misure di mitigazione sia a livello nazionale che regionale". Gli esperti continuano: "Necessità di mantenere la drastica riduzione delle interazioni fisiche tra le persone. E' fondamentale che la popolazione eviti tutte le occasioni di contatto con persone al di fuori del proprio nucleo abitativo che non siano strettamente necessarie e di rimanere a casa il più possibile. Si ricorda che è obbligatorio adottare comportamenti individuali rigorosi e rispettare le misure igienico-sanitarie predisposte relative a distanziamento e uso corretto delle mascherine. Si ribadisce la necessità di rispettare le misure raccomandate dalle autorità sanitarie compresi i provvedimenti quarantenari dei contatti stretti dei casi accertati e di isolamento dei casi stessi".