Roma, 21 maggio 2021 - Continuano ad arrivare buone notizie sul fronte del Covid in Italia e della relativa curva epidemiologica. "Il quadro è in miglioramento", è la conferma del presidente dell'Iss, Silvio Brusaferro. E così tutto il Paese entra in zona gialla da lunedì 24 maggio: scende ancora infatti l'indice Rt, che cala a 0.78 (rispetto allo 0.86 della scorsa settimana e allo 0.89 di 14 giorni fa), "ma il dato più interessante - ha spiegato Brusaferro - è che il limite superiore è sotto il livello di 1. E questo è importante". Ed è in discesa anche l'incidenza (è il dato rispetto a ieri) il cui valore è a 66 casi su 100 mila abitanti (rispetto ai 96 della scorsa settimana). Sono questi i dati del monitoraggio settimanale dell'Iss-ministero della Salute sull'andamento del Coronavirus in Italia.
Bollettino sul Coronavirus del 21 maggio
Sommario
- Incidenza
- Tassi di occupazione ospedaliera
- Dati dalle Regioni
- Conferenza stampa dell'Iss
- Colori delle regioni
- Zona bianca
Incidenza
La Valle d'Aosta con 107 casi di Covid su 100 mila abitanti, seguita dalla Basilicata a 100 e dalla Campania a 95, sono le tre regioni con il valore più alto dell'incidenza, uno dei tre indici chiave secondo le disposizioni del decreto del 18 maggio sulla rivalutazione dei criteri di rischio.
Tassi di occupazione ospedaliera
Oltre all'incidenza vengono considerati i tassi di occupazione ospedaliera, nei reparti in area medica e nelle terapie intensive. Toscana (29%), Lombardia (25%) e Lazio (23%) sono le tre regioni con la percentuale più alta di occupazione delle terapie intensive. Calabria (36%), Puglia (27%) e Lazio (24%) sono invece le regioni con i reparti di area medica più impegnati nell'emergenza Covid.
Dati dalle Regioni
Questo il quadro regione per regione secondo i dati del ministero della Salute con le indicazioni dell'incidenza a 7 giorni per il periodo di riferimento 14-20 maggio 2021, la percentuale di occupazione dei posti letto in area medica dei pazienti di Covid al 18 maggio e la percentuale di occupazione dei posti letto in terapia intensiva, sempre per lo stesso periodo.
Incidenza ricoveri terapie int.
Abruzzo 42 15% 10% Basilicata 100 23% 10% Calabria 71 36% 17% Campania 95 26% 15% Emilia Romagna 67 15% 20% Friuli V-G 24 5% 9% Lazio 64 24% 23% Liguria 43 14% 22% Lombardia 63 21% 25% Marche 75 19% 22% Molise 20 8% 10% PA di Bolzano 76 5% 6% PA di Trento 61 9% 16% Piemonte 71 19% 22% Puglia 75 27% 21% Sardegna 25 13% 19% Sicilia 68 20% 13% Toscana 84 16% 29% Umbria 42 17% 15% Valle d'Aosta 107 11% 10% Veneto 45 9% 9%
Italia 66 19% 19%
Conferenza stampa dell'Iss
"Cala l'incidenza e l'Rt e si abbassa l'età media delle infezioni a 40 anni e l'età media dei ricoveri cala a 60 anni. Si abbassa a 65 anche età media degli ingressi in terapia intensiva - ha spiegato Brusaferro alla conferenza stampa -. Inoltre l'incidenza dei casi cala in tutte le fasce d'età, anche tra i più giovani". "Ci sono 7 Regioni, rispetto alle 3 della scorsa settimana - ha sottolineato -, che hanno valori di incidenza al di sotto della soglia di 50 casi per 100mila abitanti, che è la soglia sotto la quale si può procedere al tracciamento sistematico e si può lavorare col contenimento". "Anche l'occupazione di terapie intensive - ha proseguito - e aree mediche è in decrescita. Per le terapie intensive siamo al 19% rispetto al 29% della settimana precedente. Siamo passati da 2.056 casi a 1.689 casi, al 19 maggio. Mentre per quanto riguarda le aree mediche siamo passati al 19%".
In questo quadro "la variante inglese - ha avvertito Brusaferro - è quella che circola di base nel nostro Paese: è maggiormente trasmissibile e questo ci porta a monitorare continuamente". Per questo "questa settimana è stata eseguita" la rilevazione periodica "della prevalenza" delle varianti di Sars-CoV-2 "che viene fatta mensilmente - ha spiegato ancora Brusaferro -. I risultati li condivideremo nella cabina di regia della prossima settimana, così da avere dati aggiornati anche sulla distribuzione e circolazione delle varianti nel nostro Paese".
A cosa è dovuto questo miglioramento dei dati? "Alle vaccinazioni, alle misure prese ed al rispetto delle regole da parte della popolazione - ha spiegato il direttore della Prevenzione del ministero della Salute Gianni Rezza -. Quindi ciò rende possibile la ripresa delle attività in sicurezza, sono dati che dobbiamo leggere con un certo ottimismo". "L'effetto della vaccinazione - ha avvertito - l'abbiamo visto soprattutto nella decongestione delle strutture sanitarie, ma dobbiamo ancora vedere un effetto vero e proprio sulla trasmissione dell'infezione e lo vedremo quando andremo a vaccinare i più giovani".
"Ci avviciniamo al traguardo dei 50 casi per 100 mila abitanti - ha proseguito Rezza - che ci permetterebbe, di nuovo, di tornare come l'estate scorsa a fare il tracciamento. Ma meglio dell'estate scorsa, perché abbiamo persone immunizzate". "Mi auguro - ha concluso - che ci stiamo avviando al traguardo dei 50 casi per 100mila abitanti e sarà meglio dell'estate scorsa grazie ai vaccini".
Colori delle regioni
Tutte le regioni italiane in zona gialla, per la prima volta da quando è stato introdotto il criterio dei "colori". L'ultima in arancione, la Val d'Aosta, passa nella fascia gialla dopo le canoniche due settimane di "purgatorio" per alta incidenza, e raggiunge tutte le altre regioni e province autonome. "Con il monitoraggio e le conseguenti ordinanze di oggi l'Italia sarà tutta in area gialla. E' il risultato delle misure adottate finora, del comportamento corretto della stragrande maggioranza delle persone e della campagna di vaccinazione. Continuiamo su questa strada con fiducia, prudenza e gradualità", afferma su Facebook il ministro della Salute, Roberto Speranza.
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Zona bianca
A un passo, come rileva lo stesso report dell'Iss, dalla fatidica soglia dei 50 casi per centomila che significa ripresa piena del tracciamento dei contatti e riaperture a tappeto: la soglia della zona bianca. Già raggiunta e scavalcata da sette regioni, stando ai dati di ieri: Veneto (45), Friuli (24), Liguria (43), Umbria (42), Abruzzo (42), Molise (20) e Sardegna (25). La norma richiede però tre settimane consecutive con i dati da bianca: per questo servirà ancora una settimana alle tre regioni in pole position per dire addio a gran parte delle restrizioni: Friuli Venezia Giulia, Sardegna e Molise, se anche nel monitoraggio di venerdì prossimo avranno questi dati, saranno in bianco da lunedì 31 maggio. Per le altre quattro, ossia Veneto, Liguria, Umbria e Abruzzo, occorrerà un'altra settimana ancora: per loro la data da segnare sul calendario è presumibilmente il 7 giugno.
Zona bianca, la timeline: il calendario regione per regione / Pdf