Mercoledì 24 Aprile 2024

Indiana Jones bisnonno? Meglio di no

Chiara

Di Clemente

Per quanto mantenuta top secret, la trama è già nota: il 5° film della saga del famoso archeologo con il cappellone e la frusta verterà sul tentativo di riportare in vita la mummia dell’ex principe sex symbol di Hollywood, Harrison Ford. Sottotitolo: la maledizione del pensionato riluttante. Primo ciak l’altro ieri, quando il kolossal uscirà nelle sale (2022) il protagonista Harrison, nato nel ’42, avrà 80 anni.

Alla prima fulgida apparizione sul grande schermo di Indy – 1981 – Ford di anni ne aveva 39; alla terza, quella del capolavoro dell’Ultima crociata, Ford di anni ne aveva 47 e Sean Connery, che interpretava il padre di Indiana e il cui ruolo era quello di un prof vispo sì, comunque anziano e un po’ rincoglionito, di anni ne aveva 59. Dopodiché – e qui Indiana Jones non c’entra – a quella stessa età, 59 anni, Ford (nonostante fosse Harrison Ford!) pensò bene di attraversare come un nostro marito qualunque la classica crisi di mezza età, e non solo lasciò la moglie per la più giovane e anoressica Calista Flockhart, ma si fece pure il lifting, e si mise ad andare in giro con un brillantino all’orecchio. A 51 anni Harrison Ford era già nonno; se il nipote che ora ha 28 anni, di qui alla fine delle riprese del 5° Indiana Jones figliasse (è pur possibile), ci ritroveremmo al cinema a tifare per un eroe bisnonno, la cui impresa più impegnativa e spericolata sarà probabilmente quella di non perdere nel deserto la colla per la dentiera. Indiana Jones e il tempo maledetto.