Indagava sulla morte di Attanasio Magistrato ucciso in un agguato

Il maggiore Assani stava tornando da Goma. Aveva partecipato. a un vertice sulla sicurezza

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ROMA

Il magistrato militare William Assani, che secondo il Geopolitical Center, centro studi italiano, stava indagando sull’attacco in cui sono rimasti uccisi l’ambasciatore Luca Attanasio, il carabiniere Vittorio Iacovacci e l’autista del Programma alimentare mondiale (Pam), Mustafa Milambo, è stato ucciso il 2 marzo in un agguato avvenuto all’altezza di Katale, sulla Route National 2, la stessa strada dell’agguato all’ambasciatore. Lo riporta l’agenzia Fides citando fonti missionarie locali, secondo cui il magistrato "stava tornando da una riunione a Goma, nell’ambito dell’inchiesta sulla sicurezza dell’area e in particolare sull’omicidio dell’ambasciatore italiano e dei suoi due accompagnatori".

Secondo quanto si legge sull’account Twitter Baromètre sécuritaire du Kivu, il magistrato "è stato ucciso a circa 20 chilometri dal luogo in cui sono stati uccisi l’ambasciatore italiano, la sua scorta e l’autista del Programma alimentare mondiale". Nell’agguato è rimasto ferito un militare ed è morto un aggressore. "Questo crimine è stato perpetrato da uomini armati, non identificati, uno dei quali è stato neutralizzato dalla risposta avviata dalle Fardc (l’esercito congolese)", fa sapere l’ong locale Cepadho.

Sull’attacco all’ambasciatore Attanasio martedì è intervenuto in Commissione esteri alla Camera David Donat-Cattin, segretario della ong ’Parliamentarians for Global Action’. Donat-Cattin non ha dubbi, quel che è successo è un crimine di guerra. Quindi ha illustrato la necessità di introdurre nell’ordinamento italiano la responsabilità del superiore, al fine di poter incriminare non solo gli esecutori materiali, ma anche finanziatori e leaders del gruppo che ha attaccato il convoglio umanitario.