Incubo scontri: schierati anche militari e droni

Il Viminale rafforza le misure di sicurezza in vista delle manifestazioni No pass. Sorveglianza speciale per il G20 a Roma

Agenti di polizia in tenuta anti-sommossa

Agenti di polizia in tenuta anti-sommossa schierati. per le manifestazioni di sabato scorso a Roma

Un comitato nazionale sull’ordine e la sicurezza di durata doppia rispetto all’usuale ora ha sancito la nuova strategia del Viminale per contrastare l’onda no green pass, la parola chiave è prevenzione ("prevenzione pancia a terra" ha detto uno dei partecipanti alla riunione). Da qui a fine mese l’agenda è piena di “date sensibili“, le prime sono naturalmente dopodomani – il D-day del Green pass – e poi sabato, con l’incrocio di manifestazioni a Roma. Ma la pressione non è localizzata nella capitale ma diffusa in almeno una trentina di province.

Tutti gli apparati, dalla polizia, ai carabinieri, ai servizi segreti sono stati mobilitati per cercare di anticipare le mosse dei no green pass. "Serve una esatta valutazione dell’entità della manifestazioni – osserva una fonte del Viminale – per poter avere una stima corretta delle forze da mettere in campo. E in questo ci stiamo impegnando al massimo, con tutte le risorse che abbiamo". Di intelligence elettronica ma anche, ovviamente, umana. Il Viminale si attende proteste nei porti di Trieste e probabilmente di Genova, con blocco dei cancelli attuato però più da manifestanti esterni che dai lavoratori, che si limiteranno ad incrociare le braccia. Le forze dell’ordine si limiteranno a monitorare le proteste, senza cercare di sgomberare i blocchi, ma è chiaro che questo non potrà durare più che qualche giorno: se i blocchi permarranno lo scontro sarà inevitabile anche perché la linea di Draghi è chiara: sul Green pass non si torna indietro. E le forze dell’ordine, che vogliono garantire il diritto a manifestare, saranno chiamate a far rizpettare la legge.

Grande attenzione viene posta su possibili azioni di blocco – utilizzando in primis Tir e camion che potrebbero rallentare fino a fermarsi – di autostrade e tangenziali oltre che su azioni dimostrative su obiettivi poco presidiati come le farmacie (come si è già visto nel ravennate) e i centri vaccinali. A sera dalla presidenza del Consiglio sottolineano che "venerdì non ci si aspetta il caos, non ci sono allarmi marcati, non si temono supermercati vuoti e porti bloccati" ma la machina si è mesa in moto per garantire che sia effettivamente così.

"Nel prossimo e impegnativo periodo, connotato dalla prosecuzione delle manifestazioni di protesta collegate alle misure governative di contenimento della diffusione del Covid-19 e dallo svolgimento del G20 a Roma – ha detto il ministro dell’Interno Luciana Lamorgese, durante la riunione da lei presieduta – le forze di polizia dovranno intensificare le attività di prevenzione delle possibili cause di turbativa, con il rafforzamento dei dispositivi di osservazione e di vigilanza del territorio e degli obiettivi sensibili nonché dei servizi di monitoraggio dei siti web e dei social network, anche per garantire a tutti la libertà di manifestare pacificamente e nel rispetto delle regole".

Nella riunione del Comitato, si sono anche prese una serie di decisioni per garantire la sicurezza del G20 di fine mese e ha deciso di implementare di 500 unità aggiuntive delle Forze armate il contingente dell’Operazione “Strade Sicure” e di incrementare la sorveglianza e la difesa dello spazio aereo della Capitale attraverso il concorso di assetti specialistici, incluso il sistema anti-drone, delle Forze Armate. Perché non ci sono solo i no vax ma anche minacce terroristiche, ben più serie.

Alessandro Farruggia