Incidenti stradali, nel 2019 aumentano le vittime

Crescono i morti con la nuova legge sull'omicidio stradale: dopo il calo nel 2018, quest'anno +5,6% di scontri fatali

Agenti sul luogo dell'incidente a Vittoria, dove un suv ha travolto due cuginetti (Dire)

Agenti sul luogo dell'incidente a Vittoria, dove un suv ha travolto due cuginetti (Dire)

Roma, 12 luglio 2019 - Diminuiscono gli incidenti (-4,5%) ma tornano ad aumentare i morti sulle strade. Lo scrive il ministero dell’Interno. In una circolare inviata a prefetture e forze dell’ordine in vista del grande esodo estivo, si svelano numeri per nulla rassicuranti. Se infatti da una parte le 3.310 vittime del 2018 - stima preliminare in attesa del report di Aci e Istat di fine luglio - segnano un -2% sull’anno precedente, la sola attività di Stradale e carabinieri per i primi sei mesi del 2019 fa scattare l’allarme: +6,7% per le vittime (49 in più, da 731 a 780), +5,6% per gli incidenti con esito fatale (38 in più, da 673 a 711). Insomma, non sembra aver sortito gli effetti sperati la legge sull’omicidio stradale del 2016.

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“Dopo un ininterrotto trend positivo durato oltre un decennio - scrive il ministero - la mortalità sulle strade ha assunto stabilmente un andamento altalenante”. Guardiamo ai numeri: un calo nel 2016, con 3.283 vittime; un aumento nel 2017 (3.378) e ancora una diminuzione nel 2018. Siamo comunque distanti anni luce dall’obiettivo che la Ue ha fissato per il 2020, il dimezzamento dei morti. Da qui le raccomandazioni sui servizi di controllo, che devono privilegiare anche la verifica delle condizioni psico-fisiche dei conducenti e il rispetto dei limiti di velocità. Però le forze di polizia hanno le armi spuntate, per i ritardi della politica. “Oggi non riusciamo ad avere una condanna per uso di stupefacenti, cosa molto difficile da provare - osserva Luigi Altamura, dirigente Anci e comandante della polizia locale di Verona -. Anche questo è un problema molto serio. Non esiste il drogometro, manca il decreto attuativo per quello e anche per l’uso di farmaci pericolosi prima di mettersi alla guida”. Cosa serve? "Sicuramente più pattuglie", non ha dubbi. E chissà se la diminuzione degli incidenti in generale si può spiegare anche così, con il calo dei controlli.