Mercoledì 24 Aprile 2024

Incidente Porto Recanati, Salvini: "Colpa di uno str...o con reati di droga"

Il vicepremier: "Nel nostro ddl non esiste la modica quantità, chi spaccia va in galera"

Matteo Salvini e Marouane Farah

Matteo Salvini e Marouane Farah

Roma, 4 marzo 2019 - Il colpevole dell'incidente di Porto Recanati è uno "stronzo" coinvolto in "reati legati alla droga". Non usa mezzi  termini il ministro dell'Interno Matteo Salvini in conferenza stampa alla Camera. "Il nostro disegno di legge prevede il raddoppio delle pene detentive ed economiche per chi spaccia", assicura il vicepremier. "Interviene sulla lieve entità: non esiste modica quantità", aggiunge a proposito del provvedimento promosso dalla Lega. La sintesi è: "Ti becco a spacciare, vai in galera".

LA RABBIA DI SALVINI - "Mi domando che cosa devi fare in Italia per rimanere in galera dopo aver commesso reati legati alla droga", afferma  Salvini. Il tossico che ha investito la famiglia a Recanati "era coinvolto in un reato per 225 kg di droga e sto stronzo era a spasso. Non è possibile", attacca. 

"E' urgente combattere lo spaccio di droga, spero che il Parlamento ne prenda coscienza. Il Parlamento è sovrano", spiega presentando il ddl. "Bisogna stroncare lo spaccio. Questa proposta di legge assicura che gli spacciatori siano in galera", sottolinea. "Le pene detentive passano da un minimo di tre ad un massimo di 6 anni e multe da minimo cinquemila, massimo trentamila euro", chiarisce. "Si prevede il sequestro dell'autoveicolo e il sequestro della patente", puntualizza. "I venditori di morte devono scomparire dalla faccia della terra", conclude.

LE DISTANZE CON  M5S - Perché sulla droga la Lega presenta un disegno di legge "urgente" e non un decreto? "Ci sono sensibilità diverse nel governo su questi temi, come sapete - premette il vicepremier -. Penso che nessuno in Parlamento, anche se ha altre attitudini sul consumo personale, non voglia stroncare lo spaccio", aggiunge Salvini. "Poi so che da parte dei Cinque stelle ci sono proposte per legalizzare alcune droghe - dice ancora -. Ma qui si tratta di altro, di togliere dalle strade persone che sono bombe umane". 

LA VICENDA - Marouane Farah, marocchino di 34 anni da tempo residente a Monte San Giusto, nella notte tra sabato e domenica è piombato come un missile sull'auto a bordo della quale viaggiavano Gianluca Carotti, la compagna Elisa Del Vicario e i loro bambini, 11 anni la figlia di lui, 9 il figlio di lei. La coppia è morta nello schianto, i due bimbi sono ricoverati in gravi condizioni (oggi la bambina è uscita dal coma). Al momento dell'incidente, Farah fuggiva da altri incidenti provocati in precedenza. Il 26 marzo sarà processato per reati di spaccio. Quattro anni fa aveva patteggiato già 10 mesi, sempre per spaccio. Arrestato per omicidio stradale, è stato trovato "positivo all'alcol test e ubriaco".

La notte folle di Marouane Farah