Giovedì 25 Aprile 2024

Inchiesta Juventus, faro sulla cessione di Ronaldo. Si cerca la "carta" misteriosa

Nuove perquisizioni nella sede del club, indagato il general counsel Cesare Gabasio

Cristiano Ronaldo (Ansa)

Cristiano Ronaldo (Ansa)

Torino, 3 dicembre - Nuovi sviluppi sull'inchiesta Prisma in corso attorno ai conti della Juventus. La procura di Torino ha messo sotto la lente la cessione di Cristiano Ronaldo al Manchester United. Durante le nuove perquisizioni effettuate dalla Guardia di Finanza i militari hanno cercato di recuperare la documentazione "contabile ed extracontabile" relativa alla vendita del giocatore. L'obiettivo delle Fiamme Gialle è trovare la misteriosa "scrittura privata" sui rapporti della società con il calciatore. Un documento che potrebbe essere rilevante ai fini della correttezza del bilancio 2021 della Juventus.

C'è un'intercettazione delle Guardia di Finanza a 'guidare' gli inquirenti verso questa pista. "Se quella carta salta fuori abbiam ... ci saltano alla gola tutto sul bilancio", sono le parole pronunciate il 23 settembre durante una conversazione tra i manager Cesare Gabasio, ora indagato, e Federico Cherubini, dg del club bianconero ascoltato come persona informata dei fatti e non sotto inchiesta. La notizia dell'iscrizione nel registro degli indagati di Gabasio è arrivata in mattinata. Di professione avvocato, general counsel della società, è considerato tra i testimoni chiave dell'indagine.

A proposito delle ultime perquisizioni, l'avvocato Maurizio Bellacosa dello studio legale Severino, che difende la Juventus, e l'avvocato Davide Sangiorgio, che difende gli indagati della società, hanno dichiarato:  "Il decreto di perquisizione di ieri non modifica le ipotesi investigative del precedente provvedimento notificato venerdì scorso, ma specifica la presunta esistenza di documentazione della quale, al momento, non risulta il rinvenimento". 

Borsa

Nel frattempo, la Juventus ha depositato presso la Consob un supplemento informativo sull'aumento di capitale da 400 milioni di euro, dove rende noto di essere stata interessata da una nuova perquisizione. L'inchiesta, rileva il supplemento, "non configura un mutamento negativo rilevante" da consentire alle banche di recedere dagli impegni di garanzia in relazione all'aumento di capitale.

Qualora l'aumento di capitale fosse eseguito solo parzialmente, ipotesi al momento ritenuta remota, affluirebbero al Gruppo risorse finanziarie in misura limitata. "In tali evenienze - si legge ancora nel supplemento - in assenza di ulteriori tempestive misure a sostegno del Piano di sviluppo Aggiornato e confermato, ossia il Piano di sviluppo della Società per gli esercizi 2019/20 - 2023/24, la capacità del Gruppo di mantenere il presupposto della continuità aziendale nell'arco di Piano verrebbe meno".