Mercoledì 24 Aprile 2024

Incastrato nel tunnel La banda del buco e il colpo fallito a Roma Salvato dopo 8 ore

Il cunicolo per il furto da film stava per trasformarsi in tragedia. L’allarme e la fuga dei complici: fermati e poi interrogati in caserma. Applausi per i pompieri che hanno soccorso il bandito rimasto sotto terra

Migration

di Giulia Prosperetti

Una mano alzata, sporca di terra, emerge dalla voragine aperta a via Innocenzo XI. Sono passate da poco più di mezz’ora le 19 quando, in una Roma svuotata dal caldo e dalle ferie, l’uomo rimasto intrappolato per 8 ore in un cunicolo sottoterra, in zona Gregorio VII, a pochi passi dal Vaticano, torna in superficie sulla barella toboga arancione calata dai Vigili del Fuoco. È vivo ed è cosciente. Tanto basta per far tirare un sospiro di sollievo, subito sfociato in un lungo applauso, ai tanti che hanno seguito la complessa operazione di salvataggio. "Voglio l’acqua, voglio l’acqua adesso per favore. Datemi un goccetto per favore", dice l’uomo, subito trasportato in ambulanza, ai soccorritori. Poi vaneggia. "Ce la stavamo quasi a fa" sembra dire a un certo punto.

La polizia non si sbottona ma i contorni della vicenda già dal pomeriggio di ieri apparivano ormai delineati. L’ipotesi è quella di un colpo alla Ocean’s Eleven finito male. Un tentativo che poteva finire in tragedia. Tutto è partito da una telefonata arrivata ieri mattina al 112. Al telefono chi lancia l’allarme, con tutta probabilità uno degli appartenenti alla banda, dice che alcune persone sarebbero rimaste incastrate in un cunicolo in via Innocenzo XI. Intervenuti sul posto anche con l’ausilio delle forze speciali i vigili del fuoco hanno presto individuato il punto esatto dove l’uomo era rimasto sepolto vivo dalle macerie. Da sotto l’asfalto, di fronte a una ex frutteria, arrivava la voce di una persona che chiedeva aiuto. "Vi prego liberatemi", ha implorato ai soccorritori.

La banda aveva iniziato a scavare partendo dall’interno di un negozio sfitto da mesi con l’obiettivo di arrivare al caveau di una delle due banche vicine, forse la Monte dei Paschi distante circa 300 metri. Oppure di giungere al reticolo fognario e muoversi nella città sotterranea con chissà quali altri scopi. Ma ieri mattina alle 11.30 il terreno è franato. Il salvataggio dell’uomo, cui è stata anche fornita una bombola di ossigeno per permettergli di respirare e gli è stata somministrata per tutto il tempo alimentazione liquida, è arrivato solo dopo oltre otto ore, grazie anche all’ausilio dei medici che lo hanno stabilizzato.

I complici, tutti italiani con precedenti, alcuni per furto, si erano dati alla fuga, ma sono stati bloccati dai carabinieri non lontano dal luogo del crollo. Portati nella caserma di Trastevere, sono stati interrogati per ore.La frutteria da cui è partito lo scavo – raccontano i residenti – "era chiusa da circa un anno. Da qualche mese vedevamo un via vai ma pensavamo stessero aprendo una nuova attività".