Martedì 16 Aprile 2024

Anno giudiziario: mafia al Nord e allarme terrorismo per Expo 2015

Si tratta della relazione del presidente della Corte d’appello Giovanni Canzio. In un intervento, il vicepresidente di Palazzo dei Marescialli, Giovanni Legnini ha assicurato. "Più uomini e mezzi a Milano nell'anno dell'Esposizione universale, previsto un piano straordinario". All'esterno del Palazzo di giustizia, lavoratori precari in presidio FOTO - Il presidio dei 'precari della giustizia'

Inaugurazione anno giudiziario a Milano

Inaugurazione anno giudiziario a Milano

Milano, 24 gennaio 2015 - Oggi, nell’Aula Magna di Palazzo di Giustizia si è tenuta la tradizionale cerimonia di inaugurazione dell’anno giudiziario (FOTO). Numerosi i temi toccati, tra i quali la presenza della mafia nel Nord Italia che, secondo il presidente della Corte d’appello di Milano, Giovanni Canzio, deve "essere ormai letta in termini non già di mera infiltrazione, quanto piuttosto di interazione-occupazione".Un lungo passaggio della relazione è dedicato proprio ai processi contro la 'ndrangheta in Lombardia, come quello 'Infinito', che si è concluso in Cassazione "con centinaia di condanne a secoli di carcere". Il presidente Canzio ha poi continuato "certo che presenza e attenzione sarà riservata all’azione di prevenzione e repressione di ogni forma di violenza di natura eversiva o terroristica o di matrice fondamentalista che intenda profittare della portata internazionale" dell’Expo 2015 a Milano.

"Nel distretto milanese e in vista di Expo 2015, lo Stato è presente e contrasta con tutte le istituzioni l'urto sopraffattorio della criminalita' mafiosa, garantendo, nonostante la denunciata carenza di risorse nel settore giudiziario, la legalita' dell'agire e del vivere civile". E' un altro passaggio della relazione del presidente della Corte d'appello di Milano, Giovanni Canzio. "Il fiorire di iniziative imprenditoriali collegate allo straordinario evento di Expo 2015 - spiega Canzio - lasciano presagire che per la criminalità organizzata si aprano, insieme con nuove e più ricche opportunità, impreviste criticità, a causa del conflitto latente fra le originarie regole delle ‘ndrine e i più ampi orizzonti di profitto». Allo stesso tempo, però, «si assiste al progressivo rafforzamento delle strategie investigative e degli strumenti di prevenzione". Canzio sottolinea  come "non si fermano le indagini e gli arresti, si applicano misure di prevenzione patrimoniale su immobili e aziende, si annoverano circa 70 interdittive antimafia del prefetto di Milano a carico di società impegnate in lavori per l’Expo".

Nella relazione sull'amministrazione della giustizia nel distretto milanese, il presidente della Corte d'appello Giovanni Canzio esprime "stima e gratitudine" per i giudici "i quali, pure in condizioni di pressante quotidiano impegno lavorativo e talora in un clima ingiustificato di delegittimazione o, addirittura, di dileggio, dimostrano spirito di sacrificio, senso del dovere, equilibrio, riservatezza".  Canzio non manca di specificare il "comprensibile sconcerto" dimostrato dall'opinione pubblica di fronte a sentenze di assoluzione emesse da Corti d'Appello che hanno ribaltato l'esito del processo di primo grado, come è accaduto con la vicenda Ruby a carico di Silvio Berlusconi, con il caso di Stefano Cucchi o, ancora, il processo Eternit.  "L'opinione pubblica - spiega l'alto magistrato in passaggio della sua relazione - ha espresso sentimenti di diffusa indignazione per le recenti decisioni di proscioglimento, pronunciate in taluni casi dalle Corti di appello e dalla Corte di Cassazione". Verdetti accolti dall'opinione pubblica con "comprensibile e umano sconcerto" soprattutto a causa della "frattura fra gli esiti dell'attività giudiziaria e la sete di giustizia delle vittime, rimasta inappagata, a prescindere da ogni valutazione di merito circa la correttezza delle soluzione adottate". Sempre secondo Canzio, "la credibilità complessiva del sistema è stata messa in discussione per il solo fatto che le decisioni apparivano impopolari, senza che si avviasse, come pure sarebbe stato necessario, una riflessione sulla complessità dei fatti e delle prove, sui principi del diritto penale, sulle regole di garanzia del processo e sulla funzione di controllo delle impugnazioni".

 

LEGNINI: "PIANO STRAORDINARIO PER EXPO" -  Più uomini e mezzi a Milano nell'anno dell'Expo: lo prevede il "piano straordinario" varato dal Csm ad hoc per il distretto giudiziario del capoluogo lombardo che quest'anno "sarà chiamato a fronteggiare il sicuro incremento della domanda di giustizia" dovuto, appunto, all'Esposizione Universale che dal 1 maggio in avanti "condurrà a Milano oltre 20 milioni di persone". L'annuncio è arrivato dallo stesso vicepresidente di Palazzo dei Marescialli, Giovanni Legnini, che ha scelto di partecipare alla cerimonia di inaugurazione dell'anno giudiziario di Milano. In vista dell'Expo, ha detto Legnini, il Csm "ha predisposto un programma straordinario di copertura degli organici".  In particolare, sono 28 i nuovi magistrati che il Csm intende assegnare al distretto giudiziario di Milano "prima dell'avvio dell'Expo". Nelle prossime settimane verrà infatti lanciato un bando straordinario per coprire 15 posti per giudice e 2 posti da sostituto procuratore. A questi si affiancheranno alcuni magistrati di prima nomina: il loro numero, ha detto Legnini, "dovrebbe attestarsi sulle 10 unità". Infine è atteso l'arrivo di un nuovo procuratore aggiunto.

LEGNINI: "SCONTRO TRA PM? AUSPICO RECUPERO AUTOREVOLEZZA" - "L'auspicio del Csm è il pieno recupero del prestigio e dell'autorevolezza di questo ufficio, che tanto ha fatto e dovrà fare per la giustizia milanese": lo ha detto il vicepresidente del Csm, Giovanni Legnini, parlando dello scontro Bruti-Robledo in atto alla Procura di Milano. "Su questa vicenda è stato detto tutto, adesso è il tempo delle decisioni", ha aggiunto. Poi ha concluso: "C'è un'iniziativa disciplinare e l'udienza è fissata per il 5 febbraio - ha concluso -, non posso dire nulla se non con gli atti che saranno adottati dal Csm".

 

PISAPIA: "IMPEGNO DI TUTTI PER MASSIMA SICUREZZA" - Per Expo "per quanto riguarda l'allarme su possibili attentati terroristici, c'è su questo fronte un'attenzione da parte di tutti gli organi competenti che da tempo sono impegnati per garantire il massimo della sicurezza possibile". Lo afferma il sindaco Giuliano Pisapia che oggi ha presenziato all'inaugurazione dell'Anno Giudiziario milanese. "Un appuntamento così importante, anche a livello internazionale, come Expo 2015 - prosegue il primo cittadino - potrebbe portare l'attenzione su Milano, ma tutti dovrebbero capire che l'Esposizione è un grande evento di pace e confronto tra i popoli. Questa è la vera anima di Expo".

 

PRESIDIO PRECARI GIUSTIZIA - Un centinaio di lavoratori 'precari della giustizia' si sono riuniti in presidio fuori dal palazzo di Giustizia di Milano (FOTO), mentre è in corso la cerimonia di apertura dell'Anno giudiziario. Ha organizzato la manifestazione la Fp-Cgil, per chiedere la "regolarizzazione dei contratti". I manifestanti hanno esposto uno striscione con la scritta 'Orlando giustizia per i precari'. Un presidio è stato organizzato anche dall'associazione Enzo Tortora, legata al partito radicale, che ha realizzato uno striscione con la scritta 'Amnistia'.