Sono già dodici, come
ha ricordato il capo dello Stato, Sergio Mattarella, i femminicidi commessi dall’inizio dell’anno in Italia. Il presidente ha letto
uno per uno i nomi di tutte
le vittime. Il suo giudizio
è netto: "È inaccettabile",
ha scandito, definendo
il fenomeno "impressionante".
Nell’elenco dell’orrore figura anche una neonata,
seviziata e uccisa.
L’ultima donna ammazzata
è stata Rossella Placati, colpita prima alla testa e finita con
un coltello il 22 febbraio a Bondeno (Ferrara). A gennaio
le vittime erano state quattro: la piccola Sharon Barni di appena 18 mesi (Bergamo), Victoria Osagie (Concorda Sagittaria, Venezia), Roberta Siragusa (Caccamo, Palermo), Teodora Casasanta (Carmagnola, Torino).
A febbraio i femminicidi sono stati otto. Conclude l’elenco tragico Rossella, lo inizia Sonia
Di Maggio (Lecce), poi
Ilenia Fabbri (Faenza, Ravenna),
Piera Napoli (Palermo),
Luljeta Heshta (Rozzano, Milano), Lidia Peschechera (Pavia), Clara Ceccarelli (Genova), Deborah Saltori (Cortesano di Trento).