Martedì 23 Aprile 2024

In piazza per il prete ribelle "Deve tornare a dire messa"

Sospeso dalla Curia per le sue posizioni su aborto, eutanasia e matrimoni gay

Migration

BONASSOLA (La Spezia)

Trenta persone alla messa celebrata da don Marco, il sacerdote di passaggio nominato dal vescovo Luigi Ernesto Palletti. Quattrocento davanti alla chiesa a testimoniare solidarietà a don Giulio Mignani, l’ex parroco sospeso a divinis per l’escalation di esternazioni – in conflitto con la dottrina – su coppie gay, eutanasia e aborto. Così ieri a Bonassola, sullo sfondo del mare ormai privo di bagnanti e di un orizzonte di nuvole grigie, presagio di pioggia.

La piazza dove don Giulio lo scorso 4 settembre aveva chiamato credenti e atei al silenzio meditativo per coltivare la spiritualità è stata teatro di una calorosa e composta mobilitazione. Applausi, lacrime, espressioni tenere e forti – in uno striscione don Giulio è stato indicato come martire – hanno inondato di affetto e riconoscenza il sacerdote. Bambini, giovani, adulti e anziani uniti da un comune sentire e dire: "Io sto con don Giulio", lo slogan della manifestazione indetta dal comitato spontaneo promosso dal viticoltore Davide Zoppi. Una prova di forza per i partecipanti. Ma non per don Giulio: "Dobbiamo accogliere don Marco con rispetto, in fraternità: questo è essere Chiesa" l’esortazione del sacerdote. A margine una rivelazione: "Avrei voluto affiancare Marco all’altare come chierichetto; un superiore mi ha indotto a desistere dal proposito".

Il don ha parlato a braccio, lasciando una consegna, che va oltre i confini di Bonassola: "Date continuità alla giornata per il rispetto di ogni spiritualità. È il rispetto di ogni sensibilità interiore l’elemento chiave per un futuro di pace". Lo hanno preceduto gli interventi di tre parrocchiani e un non credente che hanno ricostruito tutto il bene dispensato: amore per gli altri, carità, inclusione e compassione declinati in gesti pubblici e privati. Qua e là acuti – e applausi – per testimoniare il senso di ingiustizia provato dopo la notizia della sospensione. "Questa vicenda mi sta allontanando dalla Chiesa. Non avrei mai pensato che potesse succedermi a 81 anni", ha detto Luigina Viviani raccontando di aver scritto al papa.

Intanto, invece del trasferimento programmato in una nicchia, la statua della Madonna del Rosario resta in chiesa. I portatori hanno ’scioperato’, facendosi parte della mobilitazione.

Corrado Ricci