In giallo anche Emilia Romagna e Toscana

Emilia Romagna, Toscana, Abruzzo e Valle d’Aosta si tingono di giallo a causa del Covid-19. Lo ha deciso il ministro della Salute, Roberto Speranza, che ha firmato una nuova ordinanza, valida a partire da lunedì. Le quattro regioni si aggiungono alle altre undici già ridimensionate: Lazio, Liguria, Lombardia, Marche, Piemonte, Sicilia, Veneto, oltre alle province autonome di Bolzano e Trento e a Calabria e Friuli Venezia Giulia, per le quali ieri il ministro ha prorogato la zona gialla per quindici giorni. Da notare che la Liguria ieri ha mancato di poco la zona arancione.

La corsa del virus pandemico in Italia non si raffredda e fa registrare questa settimana, un "drastico peggioramento" con un nuovo balzo dell’indice di trasmissibilità Rt, che sale a 1,43 da 1,18, mentre l’incidenza raggiunge un valore più che doppio rispetto a 7 giorni fa passando da 783 a 1669 casi per 100mila abitanti. Secondo il matematico Giovanni Sebastiani dell’Istituto per le applicazioni del calcolo del Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr) "la Liguria il Piemonte, l’Umbria e la Valle d’Aosta – dice – rischiano di passare in arancione, sulla base dei dati, in una settimana; la Sicilia in 10 giorni; la Lombardia, le Marche, la Toscana, la Calabria e l’Emilia Romagna in due settimane; il Lazio in due settimane e mezza".

Tra zona bianca e gialla per chi ha il Super Green pass non canbia quasi nulla: chi è vaccinato o guarito dal Covid potrà accedere a ristoranti, bar, cinema e teatri, che resteranno invece preclusi per chi ha il Green pass “base” con tampone. In zona arancione, chi non ha il Super Green pass non può uscire dal comune di residenza, se non per motivi di lavoro, necessità o urgenza.