I parenti sono come le scarpe, più sono stretti, e più fanno male. È un vecchio proverbio. In Germania, il nuovo governo, presenta una legge che potrebbe cambiare la vita. I parenti sono quelli che scegliamo noi, propone il liberale Marco Buschmann, ministro della Giustizia. Sono tutti d’accordo, quindi la proposta dovrebbe diventare legge, senza farsi spaventare dal nome, Verantwortungsgemeinschaft, comunità di responsabilità. La società è cambiata, la vecchia famiglia patriarcale è scomparsa, i nonni abitano lontano, e non sempre possono badare ai nipoti. Si finisce per affidarsi agli amici, con cui si stringono rapporti stretti, come in una sorta di famiglia. Due vedove decidono di vivere insieme, mettono in comune le loro vite e le pensioni, e dimezzano le spese. Due madri o padri single che lavorano hanno problemi con le scuole dei figli, perché non aiutarsi a vicenda? Sono rapporti, spiega Bushmann, che vanno al di lá dell´amore, o del sesso. Sono rapporti di comunità. Perché serve una legge? Ci si scambiano diritti e doveri, ma si incontrano difficoltà burocratiche. Non si possono chiedere informazioni al medico sulla salute dell'amico, oppure occuparsi a scuola dei figli dell'amica. Si hanno problemi con la banca, e con il padrone di casa, se il contratto è a nome del partner. Si potrebbero citare i matrimoni tra omosessuali, che di fatto sono un contratto civile, almeno in Germania. Con i nuovi rapporti familiari elettivi, si hanno dei diritti e anche dei doveri. Se l’amico, il fratello, la sorella, il figlio d'elezione si trova in difficoltà, sarei obbligato a aiutarlo, come un "vero" parente. Ma ci sono ovviamente problemi da risolvere prima di giungere alla stesura definitiva della legge: si acquistano diritti ereditari? Si può già oggi nominare un amico nel testamento, ma le tasse sono più elevate. E si ha diritto allo ...
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