Lunedì 23 Giugno 2025
NICHOLAS MASETTI
Cronaca

In fuga dai carabinieri. Finisce contro un’altra auto. Nello schianto muore un papà

San Giovanni in Persiceto, la vittima è un imprenditore agricolo. Grave la moglie. Fermato il 22enne alla guida: contestato l’omicidio stradale. Trovata cocaina a bordo.

San Giovanni in Persiceto (Bologna): un 22enne in fuga dai carabinieri ha travolto una Fiat Tipo e ha ucciso Bruno Ansaloni, 56 anni

San Giovanni in Persiceto (Bologna): un 22enne in fuga dai carabinieri ha travolto una Fiat Tipo e ha ucciso Bruno Ansaloni, 56 anni

A bordo di una Bmw station wagon bianca tre giovani hanno deciso di accelerare per evitare dei semplici controlli dei carabinieri. Dopo una corsa a tutta velocità, intorno alle due di notte, si sono schiantati contro un’altra auto. Nella Fiat Tipo blu, colpita in pieno sulla fiancata destra, c’era come passeggero Bruno Ansaloni, 56 anni. L’uomo, imprenditore agricolo, è morto sul colpo. Al volante invece la moglie, 52enne, che è stata portata in ambulanza all’ospedale Maggiore di Bologna. Operata, si trova ora in prognosi riservata.

La coppia era lì di passaggio, all’incrocio tra via Nuova e via Fossetta nella frazione di San Matteo della Decima, comune di San Giovanni in Persiceto. Stavano andando a prendere la figlia 17enne al Carnevale di Decima, una festa di paese non distante dal Ferrarese. Erano quasi arrivati a destinazione, partiti da Sant’Agata Bolognese, dove vivevano, quando un’auto a tutta velocità li ha travolti. La loro macchina è stata sbalzata di una cinquantina di metri, sfondando la rete che c’è nell’incrocio.

A guidare l’altro mezzo c’era invece un 22enne marocchino. Dopo aver provocato la tragedia è scappato tra i campi. I carabinieri, avendo visto la targa nel seguire il mezzo, tenendosi a distanza con sirene e luci accese, hanno soccorso gli altri due a bordo dell’auto, italiani di 19 e 26 anni, e poi si sono messi subito sulle tracce del conducente. Lo hanno cercato nel suo comune di residenza, a Castello d’Argile, a circa 11 chilometri da dove si è verificato l’incidente. Mohamed Yazidi Amine infatti non sarebbe dovuto essere sul luogo della tragedia perché non poteva muoversi da dove viveva, avendo l’obbligo di dimora per precedenti, risalenti a novembre, legati allo spaccio di droga. Tanto che in auto sono state trovate anche delle dosi di cocaina. Il 22enne così, non potendo essere lì, ha deciso di fuggire dal controllo dei carabinieri. I militari, una volta arrivati a casa sua, non l’hanno trovato. Il 22enne era sì tornato nell’abitazione ma poi si era cambiato ed era uscito. A quel punto i carabinieri sono riusciti a mettersi in contatto con lui, obbligandolo a presentarsi in caserma. È stato così fermato con l’accusa di omicidio stradale, con le indagini che sono coordinate dalla pm Francesca Rago della procura di Bologna.

"Che dolore, che strazio, una tragedia immane", raccontano alcuni amici della vittima da Sant’Agata Bolognese, comune non distante dal Modenese. Qui Bruno Ansaloni, classe ’69, era molto noto. Gestiva un’azienda agricola vicino alla fabbrica e al museo della Lamborghini, nel paese che ha dato i natali a Nilla Pizzi, insieme alla moglie e al figlio 22enne. Era anche molto attivo a livello sociale e religioso. Il sindaco Giuseppe Vicinelli, che lo conosceva bene, non ci crede: "Una famiglia molto integrata e conosciuta nel tessuto sociale, economico, imprenditoriale e parrocchiale. C’è tanta amarezza e tristezza, anche per la dinamica dell’incidente". "Basta vittime per sfuggire all’alt", è l’appello di Galeazzo Bignami, capogruppo alla Camera per Fratelli d’Italia. Una sollecitazione che arriva anche dal sindaco di Castello d’Argile: "Inaccettabile, è arrivata l’ora di azioni forti".