di Roberto Giardina BERLINO Dopo quattro mesi, perde già un ministro il governo rosso-verde-giallo, la coalizione semaforo, come viene chiamata l’alleanza tra socialdemocratici, liberali e i verdi ecologisti. Anne Spiegel, 41 anni, era ministro della Famiglia nella squadra di Olaf Scholz, ma ha esagerato andando in vacanza con marito e quattro figli mentre nella sua regione si contavano ancora i morti per la disastrosa alluvione di luglio. Allora era ministro all’Ambiente in Renania Palatinato, e sarebbe dovuta restare in prima linea. Una brutta figura, ancora una, per i Grünen. Il partito sta con Anne, che si è scusata, ed ha ammesso il suo errore. Anche il cancelliere Scholz si dichiara "commosso" dalla decisione e "le augura dopo questo tempo difficile il meglio per il futuro". Ma i tedeschi sono moralisti, e non basta chiedere scusa. E, come se non bastasse, ha mentito, un paio di volte. In un primo tempo si era difesa sostenendo che nella notte del disastro rimase al telefono fino alle due per coordinare i soccorsi. Ma delle telefonate non c’è traccia. Poi, fino all’ultimo, aveva assicurato che, dal sud della Francia, aveva preso parte via zoom alle sedute del governo regionale. Altra ingenua menzogna e, dopo un’estrema difesa emotiva domenica scorsa – "avevo promesso ai miei bambini di andare in vacanza al sole" –, ieri ha dovuto gettare la spugna. Peccato, era considerata una politica ideale, giovane attraente ed europea, anche per motivi familiari: sua nonna è originaria della Sicilia, il nonno dalla Romania. E il marito Daniel si occupava dei quattro piccoli, mentre lei si batteva per salvare il mondo dal disastro ecologico. I morti nella piccola Renania Palatinato, al confine con la Francia, e la grande Nord Renania Westafalia, furono 177, e i danni ammontano a decine di miliardi di euro. I paesi devastati dai fiumi in piena ...
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