Mercoledì 24 Aprile 2024

In campo con la bandiera dell’Ucraina Così l’arbitra rifugiata torna a dirigere

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Il fischietto in bocca, la divisa da arbitro e 22 giocatori da dirigere: quello che fino a poche settimane fa era la normalità per Kateryna Monzul, ora acquista un’importanza esistenziale.

È scappata da Charkiv, pochi giorni fa, l’Italia si è mobilitata per trovarle un alloggio e le ha concesso un po’ di normalità designandola per una partita di calcio femminile. Ieri a Milano, al Centro di formazione Suning, ha diretto Inter-Sampdoria, scendendo in campo avvolta dalla bandiera dell’Ucraina (foto). Composta, decisa, forte. Ma per parlare è presto: il dolore è troppo forte