Martedì 23 Aprile 2024

"In arrivo il siero di Johnson & Johnson"

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di Giulia Prosperetti

"Siamo molto contenti perché un vaccino in più significa avere la possibilità di vaccinare più persone". A parlare, in vista dell’arrivo nel nostro paese del quarto vaccino anti Covid, è Massimo Scaccabarozzi (foto), presidente e amministratore delegato di Janssen Italia, azienda del Gruppo Johnson & Johnson.

Le dosi destinate all’Italia arriveranno nei tempi o sul fronte della produzione potrebbero verificarsi dei ritardi come nel caso di Pfizer e AstraZeneca?

"È stato firmato un accordo con la Commissione europea per 200 milioni di dosi entro la fine del 2021 di cui all’Italia spetterà il 13,46%, dunque 27 milioni. Noi assicuriamo il rispetto di tale accordo cominciando, come previsto, la distribuzione del nostro vaccino dalla seconda metà di aprile".

I timori riguardo a una sorta di diritto di prelazione americano sono, dunque, infondati?

"Assolutamente sì, gli accordi si rispettano. Tra l’altro il nostro vaccino è prodotto in varie parti del mondo. Nel dettaglio parte delle dosi che arriveranno in Italia è prodotta in Olanda e l’infialatura sarà effettuata anche nel nostro paese, ad Anagni, dall’azienda farmaceutica Catalent. Non ci saranno problemi".

Quali sono le caratteristiche del vaccino Janssen?

"È molto versatile. La principale, che rende il nostro vaccino diverso da tutti gli altri, è il fatto che sia monodose. Non sarà, dunque, necessario ricontattare chi ha fatto la prima iniezione per il richiamo e tenere da parte le scorte. È un vantaggio non da poco: da un punto di vista logistico permetterà di velocizzare la campagna vaccinale. Non ci sono, inoltre, problemi di temperatura perché le fiale possono essere conservate tranquillamente nei frigoriferi di casa".

Sulla base dei dati in vostro possesso qual è l’efficacia?

"Gli studi clinici ci dicono che nel 100% dei casi si è evitata l’ospedalizzazione, nel 100% dei casi non ci sono stati decessi e nell’85% dei casi non si è sviluppata la malattia a livello grave o moderato".

E contro le varianti funziona?

"Lo studio su questo vaccino è iniziato un po’ dopo gli altri e questo ha permesso di includere nei protocolli degli studi clinici le varianti sudafricana e brasiliana sulle quali ha dimostrato la sua efficacia. Proprio per questo il presidente del Sudafrica ha espresso il parere di dare il nostro vaccino".

Ci sono indicazioni particolari riguardo alle fasce d’età?

"È stato testato con esito positivo su tutte le fasce d’eta quindi dai 18 anni in su non ci sono limiti. Poi a chi sarà destinato lo deciderà il governo italiano".

Ad oggi sono stati rilevati effetti collaterali?

"Il nostro è un vaccino che usa la tecnica dell’adenovirus: abbiamo riscontrato un’ottima tollerabilità".