In amore non c’è pareggio, si vince o si perde. Love coach: insegno l’arte della seduzione

Marcello Taramasco: "Attenzione all’approccio. Il sesso? Importante, ma 18 mesi è il limite massimo. Dopo subentrano i valori condivisi"

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"In amore non c’è il pareggio, si vince o si perde: con i miei consigli, il segno uno esce molto più spesso". Tutto quello che avreste voluto sapere sulla seduzione (e nessuno vi ha mai spiegato) ve lo dice lui. Si chiama Massimo Taramasco, 53 anni, genovese, laurea in ingegneria, master in marketing e comunicazione aziendale. Ma soprattutto Love coach, come si autodefinisce. E cioè allenatore dei sentimenti con 170mila follower, youtuber da 20mila video, un canale Instagram su cui svolge seminari e lezioni live. La materia che insegna è la più complicata che ci sia: l’eros.

Si sente un ingegnere aggiustatore di cuori?

"Più che un mestiere è una passione. Nata a 25 anni da una delusione sentimentale: ero studente e soffrivo per una ragazza che passava da me all’ex senza scegliere. Uno sconquasso emotivo. A un certo punto dissi basta e mi misi a studiare. Montagne di libri, manuali di auto-aiuto e i corsi seguiti in America, dove gli insegnanti sono pragmatici. Lì ho imparato l’ipnosi e i meccanismi del sentimento amoroso, che applico a chi ha bisogno di istruzioni per l’uso".

Sono tanti?

"Tantissimi. Fanno errori clamorosi. È lì che intervengo io, propiziando il rapporto a due o tenendolo insieme".

L’errore più comune?

"L’approccio. Il più delle volte è stentato, banale, addirittura controproducente. La comunicazione non verbale è la spia. Umettarsi le labbra, sfregarsi il collo con la mano, toccarsi il naso: gesti che danno la misura del disagio e dell’insicurezza. Subito rilevati dalla persona che si ha di fronte".

Altre mosse sbagliate?

"Molti non si rassegnano al principio di realtà: se l’altro o l’altra ti rifiuta, devi fartene una ragione e cambiare bersaglio del desiderio. L’accanimento è inutile".

Qual è la sua tecnica riparatrice?

"Il metodo mira a un obiettivo più ampio, ovvero perseguire la realizzazione di sé. L’autostima è l’elemento chiave: se non ci credi tu, come fai a convincere chi ti piace che sei la persona giusta? Occorre lavorare sulla mente. Il carisma non si inventa ma si può costruire".

Primo suggerimento?

"Cercare l’armonia interiore. Siamo divisi a metà: la parte logica, che comanda, e quella emotiva che dovrebbe ubbidire agli ordini. È indispensabile che l’esercito supporti il generale".

Una cosa da evitare accuratamente?

"L’80% dei miei allievi è composto da donne. Creature sensibili, che si mettono in gioco e meritano il meglio. Ecco perché le sconsiglio, senza regole chiare, di imbarcarsi in una relazione extraconiugale".

Vuole spiegare i rischi?

"Uno: lui non lascerà mai la famiglia. Due: credere che ami te anche se sta con la moglie è un’illusione. Tre: è falso dire che siete fatti l’uno per l’altra se non formate una coppia".

L’amore è realmente chimica?

"Sì, nel senso che mette in moto la produzione ormonale. Ma l’attrazione dipende da ancoraggi antichi, subliminali: una bionda è l’archetipo per eccellenza dei maschi".

Più difficile innamorarsi o far innamorare?

"Innamorarsi è spesso conseguenza di un equivoco. Assecondiamo un bisogno emotivo che può sfociare nella sofferenza: ci affezioniamo da autolesionisti anche al disamore altrui. Quanto a diventare oggetto di innamoramento, la tecnica facilita questa possibilità".

Quanto conta il sesso nella riuscita di una relazione?

"È importante. Però attenzione: la passione appaga ma ha una data di scadenza, 18 mesi è il limite massimo secondo la mia esperienza. Poi subentrano i valori condivisi e gli interessi comuni: se non ci sono, il castello crolla".

Qual è il segreto di un rapporto che funziona?

"Riuscire a far coincidere il bene del partner con la propria felicità".

E la gelosia?

"È seccante per chi la subisce, legata com’è al possesso. Ma istigarla creando un antagonista rivitalizza. Così come negarsi suscita il desiderio: sono meccanismi elementari che dopo secoli funzionano ancora".

Un’ultima curiosità: com’è la sua vita sentimentale?

"Sono single e va bene così. La monogamia è una sovrastruttura che non mi appartiene".